In questi giorni la UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) a fini ispettivi, sta chiedendo una serie di dati e informazioni ai concessionari del gioco online.
UIF chiede documenti relativi all’assetto interno, organigramma e governance, una descrizione dell’attività caratteristica e del modello di business, la tipologia di clientela e le relative modalità di acquisizione e dei prodotti di gioco offerti oltre ad una indicazione del numero di clienti con ripartizione per profilo di rischio assegnato.
Tra le richieste anche la raccolta aggiornata delle disposizioni interne vigenti in materia AML, una scheda di dettaglio della procedura per l’identificazione, valutazione e invio delle segnalazioni di operazioni sospette, la formazione erogata in materia di AML/CFT, anche nei confronti dei partner commerciali.
Poi UIF chiede informazioni finalizzate all’analisi finanziaria, quindi l’estratto dall’archivio delle registrazioni antiriciclaggio, l’elenco dei rapporti bancari italiani ed esteri, una copia delle richieste di informazioni provenienti dall’Autorità Giudiziaria – Organi Investigativi o altre Autorità (ultimi 5 anni) – e dei relativi riscontri, l’elenco delle anomalie rilevate dai sistemi di monitoraggio automatico, l’elenco dei clienti che risultano intestatari di conti gioco, l’elenco dei conti di gioco sospesi/risolti (ai sensi del contratto di gioco per comportamenti irregolari del cliente, oppure su richiesta dell’ADM o di altre Autorità, ovvero per mancato invio da parte del cliente della documentazione relativa all’adeguata verifica) e l’elenco dei partner commerciali (esercenti/distributori e punti vendita ricariche) convenzionati.
Tra le info richieste sui clienti UIF chiede l’elenco di coloro che hanno effettuato depositi e/o prelievi di importo pari o superiore a € 50.000 , quelli con disponibilità inutilizzata maggiore di € 10.000 per almeno 12 mesi, che in un mese hanno utilizzato 3 o più strumenti di pagamento, che hanno effettuato prelievi/ricariche dal conto di gioco a favore di IBAN esteri e i volumi di operatività dei PVR.
Inoltre, se ai fini della normativa attuale può avere senso la richiesta dell’elenco degli accessi effettuati dallo stesso indirizzo IP nello stesso intervallo di tempo su diversi conti di gioco e degli alert ricevuti dalla piattaforma di gioco, non si comprende la ragione della richiesta dell’elenco delle ricariche e dei prelievi di importo pari o superiore ad € 100 eseguite presso punti fisici ovvero online e di giocate/scommesse di importo pari o superiore ad € 100 eseguite presso punti fisici ovvero online.
In questo modo sembra che UIF anticipi l’applicazione delle regole previste per le nuove concessioni e le adotti in periodo di proroga.