La Regione Valle d’Aosta non fa certo mistero delle sue politiche in fatto di giochi pubblici, con particolare attenzione alle restrizioni sull’installazione di apparecchi da gioco a vincita.
La Regione, con la Legge Regionale 14/2015 e le sue successive modifiche, ha istituito un quadro normativo per prevenire, contrastare e trattare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP).
La Regione promuove iniziative di sensibilizzazione, specialmente nelle scuole, per informare i cittadini sui rischi legati al gioco d’azzardo, incluso quello online. È previsto un piano pluriennale regionale per la prevenzione, cura e riabilitazione del GAP, realizzato in collaborazione con l’Azienda USL, gli enti locali, le scuole, la casa da gioco di Saint-Vincent e il terzo settore.
Una delle disposizioni principali della legge è il “distanziometro”, che vieta l’apertura di sale da gioco e spazi per il gioco entro 500 metri da luoghi considerati sensibili. Questi includono scuole, strutture sanitarie, luoghi di culto, banche, sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oro e oggetti preziosi usati, e ludoteche per minori. I Comuni possono aumentare la distanza minima o aggiungere ulteriori luoghi sensibili. La normativa si applica anche agli esercizi già operativi dal 1° settembre 2019, con limitazioni sull’aumento del numero di apparecchi da gioco.
La legge introduce inoltre limitazioni orarie per il funzionamento delle sale da gioco, consentendo l’apertura in fasce ristrette: dalle 10:00 alle 12:00, dalle 14:00 alle 16:00, dalle 18:00 alle 20:00, e dalle 22:00 alle 24:00.
I Comuni sono tenuti a realizzare una mappa dei luoghi sensibili, che delinea le aree di interdizione al gioco d’azzardo con un raggio minimo di 500 metri. Questo strumento è fondamentale per garantire l’applicazione del distanziometro e rafforzare la tutela delle zone più vulnerabili.
La legge introduce anche una maggiorazione dell’aliquota IRAP per le sale da gioco a partire dal 1° gennaio 2022, come stabilito dalla legge di stabilità regionale. Infine, viene vietata ogni forma di pubblicità relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco e spazi per il gioco, per ridurre l’attrattiva del gioco d’azzardo.
Misure che mirano a limitare l’offerta di gioco pubblico ma che, evidentemente, non impediscono alle casse regionali di incrementare il loro credito sui proventi spettanti in quanto Regione a statuto autonomo.
Nel bilancio 2023 la Regione ha registrato un incremento della voce crediti di natura tributaria pari ad oltre 27 milioni di euro, riconducibile a due fattori principali: dall’andamento crescente dei proventi da tributi e dagli accordi presi annualmente tra la Regione e la Ragioneria generale dello Stato in merito alla programmazione di cassa delle devoluzioni delle compartecipazioni al riparto fiscale, che influenza l’ammontare dei residui attivi di natura tributaria – in parte finanziaria – e quindi lo stock dei crediti.
Una delle voci in attivo è quella relativa ai proventi da lotto, lotterie e altri giochi, in aumento di circa 140 mila euro, che hanno generato un incremento del credito di circa 700 mila euro.