Martedì 23 luglio, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl di conversione, con modificazioni, del d-l n. 71 recante disposizioni urgenti in materia di sport, sostegno didattico agli alunni con disabilità, regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, università e ricerca (A.S. 1193).
Tra gli ordini del giorno preclusi a seguito della posizione della questione di fiducia sull’articolo unico del disegno di legge di conversione anche il G1.3 a firma Pirondini, Aloisio, Castiello e Barbara Floridia (M5S) che impegnava il Governo a “adottare ogni misura utile a rafforzare il divieto di pubblicità di cui all’articolo 9 del cd. decreto dignità, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco, estendendo il concetto di pubblicità indiretta anche alle forme di informazione che non richiamano direttamente il gioco ma che sono comunque collegate a società o temi connessi al fenomeno del gioco; prevedere in ogni caso il divieto assoluto di pubblicità relativa a scommesse con vincite di denaro nonché al gioco, in ogni sua forma e su qualunque mezzo, anche indiretta attraverso il richiamo a società o soggetti collegati al settore delle scommesse e del gioco, in occasione di qualunque manifestazione sportiva, a partire dall’utilizzo di loghi o altri richiami grafici su divise e abbigliamento degli atleti partecipanti, in considerazione dell’elevato indice di visibilità verso il pubblico, soprattutto di minore età”.
Nell’ambito dell’esame del Dl Sport e scuola in Commissione Cultura del Senato, lo stesso ordine del giorno targato M5S, dopo essere stato riformulato, è stato invece accolto.
Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno precluso:
“Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante “Conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”;
premesso che:
il provvedimento reca diverse disposizioni in materia di sport, tra cui anche disposizioni relative alle leghe sportive;
proprio con riferimento alla Lega Serie A, ha destato molta preoccupazione e stupore la notizia dell’accordo fra la società dell’Inter e la Betsson Sport, nuovo “official main partner” della squadra campione d’Italia;
a partire dalla prossima stagione agonistica, che si avvia a partire tra poco meno di un mese, il nuovo sponsor sarà visibile sulle maglie dei calciatori di una delle squadre più importanti del campionato;
la Betsson Sport è ufficialmente una vetrina multimediale per informazione e intrattenimento sportivo; va ricordato, tuttavia, che essa fa parte del gruppo Betsson, una società che si occupa in tutto il mondo di scommesse sportive e casinò on line;
ritenuto che:
l’articolo 9 del decreto-legge 87/2018 – convertito dalla legge 96/2018 (cd. Decreto Dignità) – ha introdotto nel nostro ordinamento il divieto assoluto di realizzare pubblicità, anche indiretta, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo;
l’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha emanato le linee guida sulle modalità attuative del divieto di pubblicità di giochi e scommesse, consentendo una serie di “deroghe” al divieto, come i cosiddetti “spazi quote”;
sfruttando i margini delle linee guida, si sono diffusi i siti di infotainment che non pubblicano contenuti sulle scommesse pur richiamandole palesemente;
il caso Inter, con la diffusione pubblicitaria di una vera e propria società di scommesse sportive dietro lo scudo del sito di informazione, rischia di aprire le porte, ove autorizzato, al definitivo e pericoloso superamento del divieto di pubblicità del gioco e delle scommesse in denaro,
impegna il Governo:
a adottare ogni misura utile a rafforzare il divieto di pubblicità di cui all’articolo 9 del cd. decreto dignità, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco, estendendo il concetto di pubblicità indiretta anche alle forme di informazione che non richiamano direttamente il gioco ma che sono comunque collegate a società o temi connessi al fenomeno del gioco;
prevedere in ogni caso il divieto assoluto di pubblicità relativa a scommesse con vincite di denaro nonché al gioco, in ogni sua forma e su qualunque mezzo, anche indiretta attraverso il richiamo a società o soggetti collegati al settore delle scommesse e del gioco, in occasione di qualunque manifestazione sportiva, a partire dall’utilizzo di loghi o altri richiami grafici su divise e abbigliamento degli atleti partecipanti, in considerazione dell’elevato indice di visibilità verso il pubblico, soprattutto di minore età”.
Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno riformulato accolto in Commissione Cultura:
“Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante «Conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca»;
premesso che:
il provvedimento reca diverse disposizioni in materia di sport, tra cui anche disposizioni relative alle leghe sportive;
proprio con riferimento alla Lega Serie A, ha destato molta preoccupazione e stupore la notizia dell’accordo fra la società dell’Inter e la Betsson Sport, nuovo «official main partner» della squadra campione d’Italia;
a partire dalla prossima stagione agonistica, che si avvia a partire tra poco meno di un mese, il nuovo sponsor sarà visibile sulle maglie dei calciatori di una delle squadre più importanti del campionato;
la Betsson Sport è ufficialmente una vetrina multimediale per informazione e intrattenimento sportivo; va ricordato, tuttavia, che essa fa parte del gruppo Betsson, una società che si occupa in tutto il mondo di scommesse sportive e casinò on line;
ritenuto che:
l’articolo 9 del decreto-legge 87/2018 – convertito dalla legge 96/2018 (cd. Decreto Dignità) – ha introdotto nel nostro ordinamento il divieto assoluto di realizzare pubblicità, anche indiretta, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo;
l’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha emanato le linee guida sulle modalità attuative del divieto di pubblicità di giochi e scommesse, consentendo una serie di «deroghe» al divieto, come i cosiddetti «spazi quote»;
sfruttando i margini delle linee guida, si sono diffusi i siti di infotainment che non pubblicano contenuti sulle scommesse pur richiamandole palesemente,
impegna il Governo:
a mantenere alto il livello di attenzione al contrasto del fenomeno della ludopatia anche attraverso il divieto di pubblicità di cui all’articolo 9 del cd. decreto dignità, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro”.