“Si pensi, tra gli altri, al fenomeno dei coĀsiddetti baby influencer, bambini che sin dallāetĆ di tre, quattro, cinque anni vengono utilizzati per la promozione di prodotti eservizi ā spesso destinati ad altri coetanei ā attraverso le grandi piattaforme di condiĀvisione video e social network. Ć altresƬ sempre piĆ¹ diffuso, nel contesto del cosidĀdetto gaming, un fenomeno nellāambito del quale bambini e adolescenti vengono pagati a fronte del tempo passato a giocare a diĀversi videogiochi e premiati per i risultati conseguiti. In un contesto nel quale la popolazione digitale italiana, bambini inclusi, sta creĀscendo repentinamente, appare urgente estendere le regole attualmente vigenti nelĀlāambito dello spettacolo e della pubblicitĆ anche allāimpiego dei bambini nelle descritte attivitĆ digitali svolte in vista del percepiĀmento di unāutilitĆ economica per i bambini e i loro genitori”.
E’ quanto si legge nel disegno di legge “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale” presentato a Palazzo Madama dai senatori Mennuni, Malpezzi, CantĆ¹, Ternullo, Unterberger, Ambrogio, Cosenza, Craxi, Delrio, Farolfi, Leonardi, Melchiorre, Paganella, Pucciarelli e Spinelli (FdI).