“L’esigenza di tutela della salute dei giocatori e dei minori – prosegue il documento – non può recedere di fronte ad alcun altro interesse seppur importante. È indubitabile che l’aumento delle misure di controllo e le limitazioni al gioco possono favorire i bookmaker privi di concessione e gli illegali, in quanto potrebbero offrire un prodotto non solo più conveniente e remunerativo ma anche più “gradevole” per il giocatore. In questo senso diventa fondamentale l’attività di contrasto al gioco illegale, anch’esso oggetto di potenziamento con lo schema di decreto delegato. L’articolo 22 del decreto prevede da un lato misure di tipo finanziario che intendono inaridire i flussi finanziari nei confronti degli operatori illegali individuando con regolamento, le modalità, da adottare di concerto con la Banca d’Italia, per impedire ai prestatori di servizi di pagamento la gestione di operazioni di raccolta e di versamento di somme, relative ad operazioni di gioco, a favore o per conto di soggetti privi della predetta concessione, intervenendo, pertanto, direttamente sugli operatori finanziari. Dall’altro l’utilizzo di misure informatiche, anche implicanti il ricorso a soluzioni di intelligenza artificiale, da parte dell’Agenzia, d’intesa con la Guardia di Finanza e avvalendosi del partner tecnologico Sogei preordinate alla individuazione dei siti informatici, cui inibire l’accesso, di offerta di gioco a distanza non legale in quanto non riferiti ai concessionari autorizzati, aumentandone la conoscenza da parte del pubblico, al fine accrescere la consapevolezza del giocatore di avere a che fare con operatori illegali e prevedendo forti sanzioni amministrative fino a 180.000 euro per ciascuna violazione accertata nei confronti di fornitori di servizi di rete, fornitori di connettività alla rete internet, gestori di altre reti telematiche o di telecomunicazione o operatori che in relazione ad esse forniscono servizi telematici o di telecomunicazione, nonché ai prestatori di servizi di pagamento che violino l’obbligo imposto dall’Agenzia di inibire l’utilizzazione delle reti delle quali sono gestori o in relazione alle quali forniscono servizi, fatta salva l’eventuale responsabilità penale. Già adesso tale attività ha portato per il solo 2023 all’inibizione di 492 siti illegali da parte dell’Agenzia e nei primi 2 mesi del 2024 all’inibizione di altri 245 siti. L’utilizzo dei big data e delle soluzioni di intelligenza artificiale, unitamente ad un rafforzamento della collaborazione e del coordinamento con le Forze dell’ordine e, in particolare, con la Guardia di Finanza, sicuramente potranno ridurre il rischio del ricorso da parte dei giocatori alle piattaforme illegali”.
E’ quanto si legge nella memoria rilasciata da ADM in seguito all’audizione del direttore generale, Roberto Alesse, sullo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.