Si prospetta particolarmente nutrito di appuntamenti il calendario delle riunioni per le varie Commissioni della Conferenza Stato-Regioni e Province autonome per almeno le prossime due settimane.
Non ci sono però novità per quanto riguarda ‘l’affare’ riordino del gioco terrestre. Né la Commissione Salute, né quella Affari Finanziari, per quanto Jamma ha potuto appurare, hanno inserito l’esame della proposta di documento sul riordino del gioco terrestre tra gli argomenti all’ordine del giorno.
Questo vuol dire un ulteriore slittamento dei tempi per quella che dovrebbe essere la definizione dei criteri sulla base dei quali si potrà avviare il lavoro sul bando per le prossime concessioni.
Nel frattempo è stato ampiamente superato il periodo di sei mesi previsti, dalla conclusione dell’esame dello schema di decreto sul riordino da parte della Commissione Finanze del Senato, per il necessario documento di intesa da parte della Conferenza Stato-Regioni e Province autonome.
Il 28 febbraio scorso, infatti, in Senato il sottosegretario al Mef Federico Freni aveva spiegato come l’operazione di riordino del gioco online e gioco terrestre non potessero andare di pari passo vista la necessità, nel secondo caso, di dirimere una serie di questioni che andavano dalla distanza obbligatoria dai luoghi sensibili per i punti di gioco introdotta con norme regionali, il numero di apparecchi installati e i limiti di orario di funzionamento.
Dalla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva la questione ‘riordino dell’offerta di gioco terrestre’ non è mai comparsa tra i lavori delle commissioni della Conferenza delle Regioni.