HomeAttualitàPuglia, gioco d'azzardo: Galante (M5S) chiede istituzione sottocommissione per contrasto dipendenze patologiche

Puglia, gioco d’azzardo: Galante (M5S) chiede istituzione sottocommissione per contrasto dipendenze patologiche

“Non possiamo rinviare ulteriormente l’istituzione della sottocommissione per il contrasto alle dipendenze patologiche. Parliamo di una questione molto complessa che va affrontata in maniera organica, analizzando punto per punto le azioni messe in campo dopo l’approvazione del Piano Nazionale delle Dipendenze patologiche, redatto anche con il contributo delle Regioni”. È la richiesta fatta in Commissione Sanità dal capogruppo del M5S Puglia, Marco Galante.

“A gennaio – continua Galante – avevo richiesto l’audizione che si è svolta oggi, incentrandola sull’azzardopatia, perchè c’era il rischio che il Governo non reinsediasse l’Osservatorio in capo al Ministero della Salute per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo, per sostituirlo con una Consulta permanente dei Giochi Pubblici incardinata al Ministero dell’Economia. Oggi la dottoressa Memeo, dirigente del Servizio strategie e governo assistenza alle persone in condizioni di fragilità del Dipartimento Salute, che ascolteremo nell’apposita sottocommissione, mi ha rassicurato sul fatto che l’Osservatorio è stato reinsediato e si stanno portando avanti diverse iniziative per la prevenzione. I dati a livello nazionale, diffusi dall’associazione scientifica Alea per lo studio del gioco d’azzardo, presieduta dal sociologo Maurizio Fiasco esperto della Consulta Nazionale antiusura e componente dell’Osservatorio, dicono che il consumo del gioco d’azzardo online è passato dai 12 miliardi del 2014 agli oltre 73 miliardi del 2022, un incremento del 423%, a cui vanno aggiunte le somme del gioco illegale. Il gioco d’azzardo online presenta valori d’incidenza superiori nelle regioni del Sud, tra cui la Puglia.Oggi sui giornali abbiamo letto il report della Asl di Bari secondo cui sono circa 1000 i pazienti presi in carico per le dipendenze da gioco e di questi il 7% è compreso in una fascia d’età tra i 15 e i 25 anni, quindi di giovanissimi. Dati ancora più allarmanti se pensiamo che spesso alla dipendenza da gioco se ne aggiungono altre come quella da sostanze stupefacenti. Una situazione, quella che riguarda tutte le dipendenze, che non possiamo sottovalutare e non possiamo continuare a trattare solo con le audizioni in Commissione Sanità. Serve un apposito tavolo tecnico – politico in cui ascoltare i referenti regionali per il contrasto alle dipendenze , psicologi e tutti gli attori interessati, così da avere un’analisi dei dati provincia per provincia, per poter attuare iniziative mirate per il contrasto e la prevenzione. Dobbiamo lavorare in sinergia per poter cambiare le cose, specie tra i più giovani”.

Redazione Jamma
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