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Piemonte, Pentenero: “Ridurre orari di apertura delle sale slot e ancora più lontane da zone sensibili”

Ritengo prioritario il superamento dell’attuale legge sul gioco, oggetto di una modifica assolutamente sbagliata da parte dell’attuale amministrazione regionale, che ha vanificato i risultati ottenuti con la precedente legge del 2016. L’obiettivo deve essere quello di ridurre l’offerta di gioco, che, come dimostrato dai dati, produce effetti diretti sul volume del giocato e conseguentemente sulla riduzione dei rischi di dipendenza da gioco”, è quanto afferma Gianna Pentenero, candidata presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali del Piemonte.

I dati sul consumo di gioco in Piemonte sono , per la candiata, “ la base di partenza, in virtù del grande sostegno con 12.000 firme raccolte da Libera e dalle associazioni e organizzazioni promotrici e dalla sottoscrizione di decine di comuni coordinati dall’Associazione ‘Avviso Pubblico, Enti locali e regioni contro mafie e corruzione’, debba essere la proposta di legge di iniziativa popolare e degli enti locali presentata da loro nel 2022 e bocciata in pochi minuti dall’attuale maggioranza di centrodestra. L’obiettivo era ed è, a mio avviso, quello di ridurre l’offerta accrescendo i luoghi sensibili (università, asili, centri di aggregazione, biblioteche…) rispetto a quelli esistenti e da lì applicare il distanziometro (300 metri per i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e di 500 metri per i comuni con popolazione superiore). In questo quadro è fondamentale restituire ai Comuni la funzione di definizione dei luoghi sensibili, disincentivando l’accesso al gioco attraverso la mancata concessione di autorizzazioni per l’accensione di nuove slot machine rientranti nel distanziometro e spegnendo quelle in funzione che non rispettino la distanza dai medesimi“, ha continuato Pentenero.

Inoltre, ritengo indispensabile diminuire gli orari di accensione degli apparecchi da gioco (per un massimo di 10 ore nell’arco di 24 ore). A ciò occorre accompagnare azioni di informazione e sensibilizzazione sui rischi correlati al gioco d’azzardo patologico e sulle conseguenze a livello familiare, sociale e lavorativo, per prevenire e contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo in Piemonte“.

Queste misure, unite ad interventi sull’IRAP nella logica di premiare con una riduzione chi rimuove gli apparecchi e non li installa, credo siano una risposta efficace a una situazione che colpisce le fasce più fragili della popolazione, aumenta i costi sociali e sanitari e agevola mafie ed organizzazioni criminali, che vedono nel gioco legale un mercato in cui investire per riciclare i proventi delle attività illecite“, conclude Pentenero.

Redazione Jamma
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