Nella seduta di ieri in Commissione Affari Istituzionali del Comune di Perugia, presieduta da Michele Nannarone, il consigliere Marko Hromis ha illustrato l’ordine del giorno da lui presentato per il gruppo Pd avente il seguente oggetto: “Mandato di verifica sull’attuale aderenza alle regole disposte dal regolamento comunale per i giochi leciti, e proposta di modifica degli artt. 10, 14 e 19 del medesimo regolamento”.
L’atto riporta dati che, come sottolineato dal proponente, fanno constatare una situazione sempre più preoccupante. “Secondo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – si legge nell’odg – il gioco d’azzardo lecito in Italia è in considerevole aumento e ha generato nel 2021 un giro d’affari di 111,17 miliardi di euro, in aumento del 21% rispetto al 2020. Una cifra molto alta, equivalente all’importo del prodotto interno lordo di un paese medio/piccolo dell’Unione europea. (…) Secondo l’Osservatorio Nazionale sul Gioco d’Azzardo Patologico, inoltre, in Italia ci sono circa 1,6 milioni di persone con problemi legati al gioco d’azzardo, di cui 200mila sono giocatori patologici. Sempre nel 2021, secondo questi dati, il 42% dei giovani tra i 14 e i 19 anni ha giocato d’azzardo e il 9% di questi ha sviluppato dipendenza con ripercussioni negative sulla sfera socio-emotiva e relazionale. Altre due categorie, già particolarmente fragili, sono quella degli anziani e delle persone indigenti, inclini in particolar modo all’acquisto di gratta e vinci, venduti in Italia ad una media di 72 al secondo (di 40 tipologie diverse). Nella Provincia di Perugia le ultime rilevazioni riferiscono di circa 18.000 persone con problemi legati al gioco”.
L’atto ricorda altresì che la legge di Bilancio 2019 ha stabilito che “al fine di rendere effettive le norme degli enti locali che disciplinano l’orario di funzionamento degli apparecchi, dal 1° luglio 2019 Comuni ed enti locali potranno rivolgersi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per verificare l’effettiva applicazione delle ordinanze emanate sulle limitazioni degli orari da gioco relative agli apparecchi da intrattenimento.
L’anno scorso, inoltre, è stato presentato un disegno di legge 1038 (Delega al Governo per la riforma fiscale), discusso e approvato dalla Camera a luglio e dal Senato ad agosto, che prevede, tra l’altro, la delega al Governo per il riordino del settore dei giochi, comprendente molte linee di indirizzo tra le quali: diminuzione dei limiti di giocata e vincita, obbligo della formazione continua di gestori ed esercenti, rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco, ecc”.
Hromis ha anche ricordato che “dopo la sentenza Tar Umbria n. 343/2020, che aveva bocciato, per carenza istruttoria, i limiti orari introdotti nel 2018, si sono succedute le sentenze Tar Umbria n. 402/2021 e 413/2021, che invece confermano i limiti d’orario imposti dal sindaco di Bastia Umbra. Esistono dunque le condizioni, anche a Perugia, per anticipare l’orario di chiusura e fissarlo alle ore 20 anziché alle ore 01, come già avviene in molti Comuni, umbri e non solo”.
Alla luce di quanto ricostruito, il consigliere ha quindi elaborato proposte specifiche. La prima: “Dare mandato agli uffici competenti di verificare l’adempimento dei commi 4 e 7 dell’articolo 20 (disposizioni finali) del regolamento comunale per i giochi leciti che dispongono l’obbligatorietà della presenza di materiale informativo sui rischi correlati al gioco d’azzardo in ogni locale ove si esercita una forma di gioco lecito e l’obbligatorietà di relativi corsi di formazione per gli esercenti”.
In secondo luogo, Hromis chiede le seguenti modifiche al regolamento comunale vigente in materia:
- Trasformare l’art. 10 comma 1 come di seguito: “Ai sensi dell’art.6, commi 1 e 2 della L.R. 21 novembre 2014, n. 21 “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico”, come modificata dalla L.R. 22 luglio 2016, n. 7 e dalla L.R. 15 giugno 2017, n. 7, è vietata l’apertura di sale giochi ad una distanza inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi, centri di aggregazione giovanile o altre strutture frequentate principalmente da giovani, biblioteche comunali, sedi di associazioni di volontariato sociale, agenzie di prestiti e pegni, attività di compro oro, sportelli bancomat (c.d. luoghi sensibili), stazioni ferroviarie e stazioni degli autobus”;
- Abrogare contestualmente il primo periodo dell’art. 10, comma 3;
- Trasformare l’art. 14 comma 1 come di seguito: “L’orario di attività delle sale giochi è fissato ordinariamente dalle ore 10.00 alle ore 20.00”;
- Modificare contestualmente il comma 4 dell’art 14 eliminando “alle ore 23”;
- Trasformare l’art. 19 comma 1 come di seguito: “L’uso degli apparecchi da gioco di cui all’art. 110 comma 6 del Tulps è consentito solo durante l’orario di funzionamento dell’attività in cui sono collocati e, in ogni caso, non nella fascia oraria compresa tra le ore 20 e le ore 10 antimeridiane”.
Aperto il dibattito, Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) e Alessio Fioroni (Forza Italia), pur esprimendo apprezzamento sui contenuti sostanziali dell’atto, hanno rilevato che, se l’intenzione è introdurre modifiche regolamentari, è necessario procedere non attraverso un odg, ma con una proposta di delibera al Consiglio coinvolgendo gli uffici competenti per i pareri tecnici necessari.
Hromis ha accolto il suggerimento di valutare il metodo da seguire e pertanto la commissione sarà riconvocata sul punto.
Al seguente link il regolamento sui giochi leciti del Comune di Perugia: