Non c’è limite al peggio. A Crema i bar con le slot vengono puniti attraverso l’IMU

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(Jamma) L’Imu, l’imposta sugli immobili di cui si parla tanto in questi giorni, usata come disincentivante all’istallazione delle slot. E’ l’idea che si sono fatti venire gli amministratori di Crema.La giunta intende portare, per i locali che hanno in uso le slot, l’imposta sugli immobili dall’attuale 9 per mille, al tetto massimo previsto: il 10,6 per mille. Il messaggio è chiaro: Imu alle stelle per “scoraggiare l’apertura di altre sale gioco e l’installare le macchinette nei bar”.
Il pugno di ferro dell’amministrazione si abbatterà sulla maggioranza dei bar in città. Ecco perchè gli esercenti alzano le barricate parlando di un provvedimento “che ancora una volta, colpisce le imprese”.

La logica di questa proposta sembrerebbe piuttosto chiara, ma altrettanto chiaro è che tale meccanismo risulta davvero infernale. Una tassa aggiuntiva su attività meno etiche. E allora perchè no una tassa su chi vende alcolici o carburanti inquinanti? Mentre in molti paesi europei gli operatori dell’industria del gioco così come le autorità statali stanno lavorando su modelli di utilizzo dei proventi del gioco per finalità sociali, in Italia c’è chi si inventa di punire le attività commerciali che decidono di vendere servizi di gioco lecito. L’idea, a questi amministratori così come a molti giornalisti, sembrerà geniale. Per noi, semplicemente, è un ulteriore incentivo a scegliere di operare nell’illegalità.