“Particolarmente critico è poi l’intervento che il provvedimento all’esame compie su chi è vittima del gioco d’azzardo patologico, laddove interviene in materia di gioco, incrementando dal 2025 il montepremi, prorogando nuovamente le concessioni in scadenza e introducendo dal 2025 un’estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto, andando a finanziare addirittura il Fondo per le emergenze nazionali sulla pelle dei giocatori e delle loro famiglie. (…) La grande assente di questa manovra, a parte il risibile articolo di un Piano pandemico definanziato e gravemente in ritardo, è purtroppo la prevenzione! A riguardo, la manovra riflette la miopia di questo Governo sull’importanza di investire in prevenzione e in promozione per la salute, e tale miopia è emblematica proprio con l’operazione scellerata sul gioco d’azzardo, la cui prevenzione viene totalmente azzerata. (…) Le misure per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie da dipendenze rappresentano un gravissimo vulnus al gioco d’azzardo patologico (GPA) e alle dipendenze tutte. Si abroga infatti la norma vigente sul gioco d’azzardo (GPA) e si introduce una nuova disposizione che, nell’ambito del FSN, destina annualmente una quota pari a 50 milioni di euro alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle «patologie da dipendenza», come definite dall’Organizzazione mondiale della sanità. Si prevede poi l’adozione di linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ogni forma di dipendenza e si istituisce un nuovo Osservatorio per tutte le dipendenze, di cui faranno parte, oltre a diversi dicasteri dal Ministero della Salute, anche esponenti delle associazioni operanti nel settore. In sostanza, si elimina ogni specificità sul GPA, si fa un’unica norma per tutte le dipendenze, si destina la stessa quantità di risorse (50 milioni), si riduce la titolarità del Ministero della Salute sul GPA, affiancandovi anche il MEF, al quale viene attribuito un ruolo sulla valutazione e osservazione delle patologie, alcune delle quali assicurano un cespite per lo Stato. È il caso del consumo di alcol, della produzione e commercializzazione di prodotti contenenti nicotina (sigari, sigarette tradizionali e device a tabacco surriscaldato) e, per l’appunto, del gioco d’azzardo su concessione statale, che prosegue nella sua crescita esponenziale (147,5 miliardi nel 2023 e una previsione di oltre 160 miliardi a consuntivo del 2024). Le «patologie da dipendenza» saranno dunque prive di confini rigidi e di corrispondenti e adeguate tutele, in spregio alla lunga storia e alla lotta per classificarle adeguatamente e contrastarle nella maniera più appropriata. Sparisce sia l’Osservatorio quale «organo consultivo del Ministro della Salute per il contrasto al gioco d’azzardo», sia il finanziamento dedicato all’offerta di presa in carico terapeutica, assistenziale e di prevenzione per le dipendenze da gambling. Sparisce una grande conquista di civiltà!”. E’ quanto si legge nella relazione di minoranza sul disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (2112-bis)”, firmata dai deputati Quartini, Sportiello, Marianna Ricciardi e Di Lauro (M5S), con cui si è deliberato di riferire in senso contrario.
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