Analizzando la nota di lettura – realizzata dal Servizio Bilancio del Senato – inerente l’A.S. 1330 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027” (approvato dalla Camera dei deputati), riportiamo di seguito un focus sul comma 96 relativo alle proroghe delle concessioni di gioco in scadenza.
La disposizione normativa in esame prevede la proroga, a titolo oneroso, fino al 31 dicembre 2026 delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2024 relative a tre ambiti specifici:
- Concessioni relative al Bingo
- Concessioni in materia di scommesse
- Concessioni per la realizzazione e conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento.
Dettaglio delle proroghe
1. Proroga delle concessioni relative al Bingo
Secondo quanto disposto dalla lettera a), la proroga prevede un importo annuo pari a 108.000 euro per ciascun concessionario. Questo importo dovrà essere versato in due rate di pari ammontare, entro il 31 gennaio e il 30 giugno degli anni 2025 e 2026. L’importo mensile per la proroga è stato incrementato da 8.650 euro a 9.000 euro, generando un gettito complessivo di 19,76 milioni di euro per ciascuna annualità (complessivamente 39,52 milioni di euro per il biennio). Tale incremento è giustificato dal trend positivo registrato nei dati di raccolta del gioco del Bingo.
2. Proroga delle concessioni in materia di scommesse
La lettera b) disciplina la proroga delle concessioni per eventi sportivi, ippici e non sportivi in rete fisica, inclusi gli eventi simulati. Gli oneri concessori sono fissati a:
- 9.500 euro annui per i diritti relativi ai punti vendita con attività principale nella commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici;
- 5.700 euro annui per i diritti relativi ai punti vendita con attività accessoria nella commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici.
I concessionari dovranno versare gli importi in due rate annuali, entro il 30 aprile e il 31 ottobre degli anni 2025 e 2026. Complessivamente, il gettito previsto è stimato in circa 74,4 milioni di euro per ciascuna annualità, tenendo conto di una riduzione prudenziale del 5% sui diritti oggetto di proroga, per un totale di 148,8 milioni di euro nel biennio.
3. Proroga delle concessioni per le reti telematiche del gioco mediante apparecchi di intrattenimento
La lettera c) stabilisce la proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2026, con un importo annuale determinato come segue:
- 120 euro per ciascun apparecchio di tipo AWP;
- 4.000 euro per ciascun diritto relativo agli apparecchi VLT.
I concessionari dovranno effettuare il versamento degli oneri in tre rate annuali, entro il 15 marzo, il 15 luglio e il 1° ottobre di ciascun anno. Le stime di gettito per le due annualità sono:
- Apparecchi AWP: 30,08 milioni di euro (250.673 nulla osta x 120 euro).
- Diritti VLT: 246,95 milioni di euro (61.737 diritti x 4.000 euro).
Il gettito complessivo per il settore è stimato in 138,5 milioni di euro per ciascuna annualità, pari a un totale di 277 milioni di euro nel biennio 2025-2026.
Stima complessiva degli introiti
Dalla proroga delle concessioni derivano entrate complessive per il periodo 2025-2026 pari a:
- Concessioni Bingo: 39,52 milioni di euro;
- Concessioni in materia di scommesse: 148,8 milioni di euro;
- Concessioni per apparecchi da intrattenimento: 277 milioni di euro.
Le entrate totali per il biennio ammontano quindi a 465,52 milioni di euro (232,7 milioni di euro annui).
Considerazioni finanziarie
La relazione tecnica conferma la sostenibilità delle stime, basandosi su dati e metodi di calcolo coerenti con quelli utilizzati in precedenti proroghe. Si sottolinea inoltre che il posticipo delle gare pubbliche per i nuovi affidamenti non dovrebbe comportare un rinvio delle entrate iscritte a bilancio, né incidere negativamente su eventuali incrementi di gettito attesi dalle procedure competitive future.
Conclusione
La proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2026 consente di garantire un flusso di entrate significativo per le casse pubbliche, rispondendo contestualmente alle esigenze di continuità operativa del settore del gioco pubblico. Le nuove condizioni economiche stabilite per i concessionari risultano congrue rispetto ai dati di raccolta e alla natura redditizia delle attività interessate.
Di seguito tutti i dettagli contenuti nella nella nota di lettura realizzata dal Servizio Bilancio del Senato: