“Il governo assicura che le relazioni, anche informalmente, garantiscono la perfetta tenuta dell’intero impianto della manovra, e di questo il governo può dar conto nella sede tecnicamente più opportuna: la relazione tecnica di passaggio e la nota della Ragioneria con cui darà validato il testo A” della manovra. Così il sottosegretario al ministero dell’Economia, Federico Freni, rispondendo a un chiarimento chiesto dal Pd sulle relazioni tecniche allegate agli emendamenti.
In una intervista rilasciata a la Repubblica, il sottosegretario Freni difende il percorso della legge di bilancio, sottolineando che il dialogo con le opposizioni non è mai mancato e che il confronto parlamentare è stato garantito attraverso strumenti adeguati. Freni respinge le accuse delle opposizioni riguardo all’eterogeneità degli emendamenti e all’assenza di relazioni tecniche, precisando che la procedura adottata è stata trasparente e conforme ai regolamenti parlamentari.
L’intervista affronta anche il tema delle polemiche sul maxi-emendamento, accusato di violare le regole parlamentari. Freni chiarisce che le modifiche sono frutto di un accordo tra governo e maggioranza e non rappresentano forzature. La priorità, ribadisce, è approvare rapidamente una manovra che taglia le tasse, sostiene le famiglie e aiuta le imprese.
Riguardo al lavoro del Ministero dell’Economia, Freni elogia l’impegno dei tecnici e della neo Ragioniera Daria Perrotta, difendendone il ruolo e l’efficienza. Risponde anche alle critiche sugli stipendi dei ministri non eletti, affermando che si tratta di una semplice equiparazione con i parlamentari eletti, a fronte di un impegno lavorativo ugualmente significativo. Infine, respinge le accuse di “mancette” nella manovra, definendo tali misure un esempio di politica concreta e vicina ai territori.