I lavori sulla Legge di Bilancio 2025 entrano nel vivo alla Camera, con un Parlamento intenzionato a intervenire sul testo approvato dal Consiglio dei ministri circa un mese e mezzo fa. La fase di discussione prevede un fitto dibattito e un numero consistente di proposte di modifica.
Le risorse disponibili per i correttivi parlamentari sono però piuttosto limitate: appena 120 milioni di euro da spartire tra maggioranza e opposizione. Nel corso di un confronto con i deputati, il ministro Giorgetti ha accennato alla possibilità di rivedere la tassazione sulle criptovalute, attualmente fissata al 42% nella manovra. Questa revisione rappresenterebbe un punto chiave, considerando che il partito di Giorgetti ha già manifestato l’intenzione di ridurre l’aliquota.
Un ulteriore elemento da considerare è l’esito del concordato fiscale, il cui andamento determinerà l’ammontare di eventuali risorse aggiuntive. Inoltre, si attende a breve l’entrata in vigore del cosiddetto “concordato bis”, che potrebbe garantire margini di manovra economica più ampi.
Nel frattempo, l’esame della manovra in Commissione Bilancio alla Camera ha portato all’attenzione alcune proposte di modifica, tra cui quelle legate al settore dei giochi. In particolare, un emendamento presentato dai deputati Mantovani e Trancassini di Fratelli d’Italia propone di fissare il montepremi del Bingo al 70% del prezzo di vendita delle cartelle. La proposta punta a eliminare l’attuale variabilità tra il 70% e il 75%, stabilendo un valore unico e fisso pari al 70%, come indicato nel testo dell’emendamento. Per ogni altra modifica si dovrà fare i conti con l’impossibilità di una variazione dei ‘conti’. Una vera e propria magia.
La discussione parlamentare si preannuncia quindi complessa, con il difficile compito di bilanciare le istanze delle diverse forze politiche e i vincoli imposti dalle risorse limitate.
