HomeAttualitàLa crisi politica in Francia blocca le riforme per l’iGaming

La crisi politica in Francia blocca le riforme per l’iGaming

Le riforme pianificate per il settore iGaming in Francia si trovano in una fase di stallo a causa dell’attuale instabilità politica. Il primo ministro Michel Barnier rischia di essere destituito attraverso un voto di sfiducia, un evento che potrebbe interrompere bruscamente il suo mandato e congelare i lavori legislativi in corso, comprese le proposte relative al gioco d’azzardo online. Tra queste, l’aumento della tassazione sulle scommesse online ha scatenato un acceso dibattito.

Tensioni politiche intorno al governo Barnier

L’amministrazione di Michel Barnier è sotto pressione, con critiche che provengono da diversi fronti politici. Sia il movimento di sinistra radicale La France Insoumise (LFI) sia il partito di destra Rassemblement National (RN) si oppongono apertamente al Primo Ministro. A complicare la situazione, anche alcuni parlamentari moderati hanno espresso insoddisfazione per le scelte di bilancio recentemente presentate.

Barnier, nel tentativo di ridurre il debito nazionale della Francia – che ha superato i limiti stabiliti dall’UE – ha proposto un pacchetto di misure fiscali, tra cui l’aumento delle tasse in settori specifici, come quello del gioco online. Tuttavia, il bilancio è stato respinto dai legislatori, che hanno criticato queste misure come penalizzanti per alcuni settori chiave.

L’industria del gioco online si oppone alle nuove tasse

Un punto particolarmente controverso è rappresentato dall’aumento delle tasse sul gioco d’azzardo online. Molti operatori del settore hanno denunciato una disparità di trattamento rispetto al gioco d’azzardo tradizionale, come i casinò fisici e le lotterie, che non sarebbero stati colpiti dalle stesse misure. Secondo gli esperti, questo approccio potrebbe mettere a rischio un settore in forte crescita in Europa, compromettendo la competitività del mercato francese.

Per ora, l’industria ha ottenuto una momentanea vittoria, con il rigetto del bilancio da parte del Parlamento. Tuttavia, l’incertezza politica legata al possibile voto di sfiducia potrebbe aggravare la situazione e mettere ulteriormente a repentaglio le proposte legislative legate all’iGaming.

Il futuro delle normative sull’iGaming è incerto

Se il governo Barnier dovesse cadere, il bilancio per il 2025 potrebbe subire ritardi significativi fino alla formazione di una nuova amministrazione. Questo rinvio potrebbe congelare ulteriormente le normative attese per il settore del gioco online, poiché le priorità politiche si sposterebbero verso la stabilizzazione del governo.

Nel frattempo, l’autorità nazionale per la regolamentazione del gioco, l’ANJ, ha recentemente nominato Jérôme Gallot come nuovo mediatore per il settore. Questo passo potrebbe indicare l’intenzione di rafforzare la supervisione del mercato. Tuttavia, senza un governo stabile, il futuro delle riforme normative rimane incerto e il settore iGaming potrebbe affrontare ulteriori ostacoli.

Redazione Jamma
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