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In nome della legalità, Zega (Codere Italia): “Per noi il giocatore patologico è un problema”

“Gran parte dei controlli illustrati dalle forze dell’ordine io li vivo sulla mia pelle. Posso confermare che sono stringenti e puntuali. Noi siamo un concessionario che opera per conto dello Stato, per farlo nel miglior modo possibile vogliamo giocatori che vengano nei nostri ambienti di gioco a divertirsi, non a rovinarsi. Per noi il giocatore patologico è un problema, per questo cerchiamo di fare campagne di sensibilizzazione. L’obiettivo di incontri di questo tipo è proprio la prevenzione del gioco patologico e minorile. Questo workshop lo portiamo avanti dal 2011 e i concetti che proponiamo sono sempre gli stessi. Bisogna sconfiggere il pregiudizio nei confronti di un settore economico molto importante, che dà lavoro a 150mila addetti. Tra il 2019 e il 2023 gli occupati nel settore sono calati di 7.500 unità, un fenomeno riconducibile anche alle normative restrittive degli enti locali, che hanno alterato il mercato, spostando una parte dei giocatori dagli ambienti fisici a quelli online”.

Lo ha detto Marco Zega (in foto), direttore Affari Istituzionali e Sviluppo Business di Codere Italia, intervenendo all’evento “In nome della legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”, organizzato da Codere Italia (con il patrocinio del Comune di Lecce) presso Palazzo Carafa, in piazza Sant’Oronzo.

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