Il Consiglio dei ministri si riunisce oggi per l’esame, tra gli altri provvedimenti, dello Schema di decreto legislativo: testo unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali. Si tratta dell’esame definitivo.
Con l’art. 21 della legge 9 agosto 2023, n. 111, il Governo è stato delegato, nell’ambito di un’ampia delega per la riforma del sistema fiscale italiano, ad adottare, entro dodici mesi dalla entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario, mediante la redazione di testi unici. Tale termine è stato da ultimo differito al 31 dicembre 2025 ad opera dell’art. 1, della legge n. 122 del 2024 recante appunto “Proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici”.
I principi e i criteri direttivi stabiliti dall’articolo 21, comma 1, della citata legge n. 111 del 2023, per la redazione dei predetti testi unici sono: puntuale individuazione delle norme vigenti, organizzandole per settori omogenei, anche mediante l’aggiornamento dei testi unici di settore in vigore (lett. a); coordinamento, sotto il profilo formale e sostanziale, delle norme vigenti, anche di recepimento e attuazione della normativa dell’Unione europea, apportando le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la coerenza giuridica, logica e sistematica (lett. b); abrogazione espressa delle disposizioni incompatibili ovvero non più attuali (lett. c).
Relativamente all’imposta sugli intrattenimenti, di seguito il testo del schema, così come da testo presentato oggi in CdM.