Le autorità di regolamentazione del gioco d’azzardo dei principali mercati europei si sono dati appuntamento nei giorni scorsi a Vienna per affrontare le criticità e i temi più critici.
Nei giorni scorsi avevamo dato notizia di un recente evento che ha visto protagonisti i regolatori del gioco d’azzardo di Francia, Spagna, Germania, Austria, Gran Bretagna, Portogallo, Irlanda del Nord. Tra le questioni di cui si è parlato i giochi tipo Gratta e Vinci e la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (CJEU).
Per quanto riguarda le decisioni pregiudiziali della Corte di giustizia in vari paesi è stato ricordato che “sebbene l’Unione europea garantisca la libera prestazione di servizi e la libertà di stabilimento, anche per gli operatori del gioco d’azzardo, la Corte di giustizia dell’UE ha riconosciuto che gli Stati membri possono imporre restrizioni proporzionate a tali libertà di regolamentare il gioco d’azzardo, e in particolare di proteggere gli operatori attraverso le leggi nazionali. Tuttavia, molte autorità du regolamentazione hanno la riprova che questi principi vengono sempre più contestati nelle varie giurisdizioni, anche attraverso alcune procedure di rinvio. Ora desideriamo cooperare e persino intervenire in questi procedimenti al fine di garantire il rispetto della giurisprudenza della Corte che protegge i giocatori”.
Per quanto riguarda i giochi scratch, i regolatori austriaci, francesi, spagnoli e britannici hanno rilevato un’importanza significativa di questo tipo di gioco nelle loro giurisdizioni. Possono sembrare innocui al pubblico, sono spesso condivisi tra genitori e minori, ma sono un prodotto di gioco rischioso. Alla luce di queste considerazioni, le autorità di regolamentazione austriache, francesi, spagnole e britanniche si impegnano ora a lavorare insieme per garantire l’effettiva attuazione delle loro normative nazionali per la protezione dei giocatori, in particolare per i minori che non dovrebbero essere introdotti al gioco d’azzardo attraverso questo tipo di offerta”.