“Nel settore dei giochi occorrono maggiori controlli a fronte delle continue violazioni scoperte dalla guardia di finanza e dalle altre forze dell’ordine ed in previsione anche delle maggiori entrate previste nei bilanci dello Stato”. Lo chiedono – come si legge su politicanews.it – i parlamentari del PD, Stefano Vaccari (nella foto) e Walter Verini, che hanno presentato – rispettivamente alla Camera e al Senato – due interrogazioni al Ministro dell’Economia e delle Finanze dopo che mercoledì la Guardia di Finanza ha scoperto nel Comune di Vicenza la presenza uno sportello Bancomat installato all’interno di una sala giochi/scommesse nonostante la legge regionale e la delibera del Consiglio Comunale impongano distanze precise dai cosiddetti luoghi sensibili.
“Non ci troviamo purtroppo di fronte ad un episodio isolato – aggiungono l’on. Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e il sen. Walter Verini, capogruppo PD in Commissione Antimafia – altri ve ne sono stati nei mesi scorsi in altre città del Veneto e non solo. Per questo serve serrare le fila sui controlli. Abbiamo chiesto al Ministro di intervenire su banche ed istituti di credito per verificare l’eventualità che altri sportelli Atm siano presenti in luoghi dedicati ai giochi e alle scommesse. Al tempo stesso abbiamo chiesto al Ministro, vista la previsione per il 2024, di un aumento delle entrate derivanti dai giochi, di dare disposizioni alla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di rafforzare i controlli sul territorio anche in virtù del fatto che risulta in crescita il numero delle condotte illegali”.
“Il gioco d’azzardo nel nostro Paese sta producendo effetti devastanti su milioni di cittadini che non solo diventano ludopatici ma molti sono catturati dal giro criminale che ruota intorno all’usura e all’indebitamento. Servirebbe un riordino generale dell’intero sistema serio e responsabile che consenta anche di arginare le conseguenze del gioco patologico, ma a Via XX Settembre continuano a fare orecchie da mercante”, concludono i parlamentari Dem.