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Giochi e scommesse, in calo evasione fiscale e sanzioni

Sempre meno evasione fiscale in Italia, anche nel settore dei giochi. Le indicazioni ad oggi disponibili confermano la tendenza di medio-lungo periodo ad una contrazione dell’incidenza dell’economia non osservata sul prodotto interno lordo e del rapporto fra le entrate complessivamente sottratte alla finanza pubblica a causa dell’evasione (il cosiddetto tax gap) e il gettito potenziale. Sempre di rilievo, in questo contesto il contributo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in termini di controllo sul settore dei giochi.

Nel 2023, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – si legge nell’ultimo Rapporto del Mef sull’economia non osservata – ha registrato un introito erariale complessivo di circa 86 miliardi di euro, con una crescita che si attesta intorno all’8,45 % rispetto al 2022.

Il settore dei giochi, che comprende il versamento delle somme giacenti sui conti di gioco online non movimentati per 3 anni (c.d. conti dormienti pari a 7,81 mln di € per l’anno 2023) e l’imposta relativa al DL n. 50/2017 sulle vincite e la quota aggiuntiva prevista dall’art. 1, c. 649, Legge n. 190/2014, tassa sulla fortuna,  (1.147,10 mln di € per l’anno 2023), ammonta ad un totale di 11,6 miliardi di euro.

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli esercita il controllo statale nel settore dei Giochi, garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi e regolamentando puntualmente i vari ambiti di gioco.

 In questo contesto, l’Agenzia si impegna a proteggere i cittadini mediante una capillare attività di vigilanza e controllo sul territorio, al fine di contrastare il gioco illegale e il gioco minorile.

Di particolare rilevanza è l’attività del Co.PRe.GI. (Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori), che vede la collaborazione tra ADM, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri per l’attuazione di un piano di controlli su tutto il territorio nazionale. Nel corso dell’anno 2023 l’Agenzia ha conseguito i seguenti risultati:

• obiettivi controllati: n. 580 (punti raccolta scommesse, sale VLT, esercizi commerciali generalisti con presenza di AWP, nonché esercizi commerciali che effettuano servizi per conto di concessionari per il gioco a distanza);

• punti di vendita di scommesse non autorizzati scoperti: n. 15;

• apparecchi AWP irregolari sottoposti a sequestro: n. 88;

• totem per la connessione a siti di gioco irregolari: n. 21;

• numero sanzioni amministrative irrogate: n. 173;

• ammontare sanzioni da irrogare: euro 12.178.000;

• soggetti deferiti all’AG: n. 42.

L’attività di vigilanza dell’Agenzia si articola attraverso diverse tipologie di controllo, garantendo un monitoraggio efficace e puntuale.

In particolare, il numero di esercizi controllati nel 2023 per il settore giochi è pari a 19.894.

L’indice di presidio del territorio è pari al 19,89% e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

L’attività di contrasto all’evasione dell’imposizione del settore Giochi ha portato al recupero di 121,15 milioni di euro nel 2023 e un Extra-gettito (sanzioni tributarie e amministrative) per 169,01 milioni di euro.

Nell’arco del biennio 2022-2023 si osserva un aumento del numero di sanzioni irrogate collegato ad un crescente presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia. L’attività di vigilanza dell’Agenzia si estende anche alla rete telematica. Nel 2023, in particolare, sono stati inibiti 490 siti web irregolari, quasi il doppio rispetto ai siti inibiti nel 2022 (261).

Settore dei giochi e criminalità

“Il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità organizzata, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi di altre attività criminali (traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, usura, ecc.)”, si legge nel Report del Mef.

“Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che offrono scommesse e servizi di gioco, ubicate presso paradisi societari e fiscali.

Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una “doppia scheda”, si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione “da remoto” degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri.

Continuano a proliferare punti di raccolta “misti”, centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali c.d. “totem”.

In questo quadro generale, la Guardia di finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di garanzie.

Le attività ispettive e le indagini a contrasto del gioco illegale e irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per oltre 6 milioni di euro, di denunciare 327 soggetti, di scoprire 248 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 483,8 milioni di euro”.

Nell’ultimo anno si è registrato un calo dell’importo delle sanzioni e dell’imposta accertata e un forte incremento del numero delle sanzioni irrogate.

fonte Ministero delle Finanze

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