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Gestione del Casinò di Saint-Vincent, Testolin (pres. Regione): “Stiamo approfondendo, a breve incontro con i sindacati”

Con un’interpellanza posta dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta del 19 dicembre 2024, si è parlato dell’incarico a Finaosta spa per l’elaborazione di uno studio giuridico sulla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent post concordato, affidato con delibera di Giunta n. 1566 il 2 dicembre.

In particolare, il Consigliere Claudio Restano ha voluto sapere se «il contenuto della delibera sia in linea con le risposte fornite alle iniziative presentate in Consiglio fino ad oggi dal gruppo RV e per quale motivo non si sia ritenuto di condurre un passaggio informale con l’Assemblea regionale prima di dar corso all’ennesimo incarico/studio anche alla luce di quanto emerso in quarta Commissione durante l’audizione ai vertici di Finaosta e della società EY all’inizio di agosto. Vorremmo anche capire se la maggioranza regionale sia stata coinvolta o informata sui contenuti di tale delibera o sulle richieste formulate a Finaosta prima della sua presentazione. Infine, chiediamo se il Presidente della Regione intenda convocare i sindacati in merito alla possibile privatizzazione della gestione – i quali hanno richiesto un incontro urgente con la Regione -, coinvolgendo anche tutto il Consiglio Valle, o almeno i Capigruppo consiliari, come già fatto in passato o richiesto anche dalla sua parte politica di riferimento.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato che «i confronti sono sempre stati corretti e funzionali ad acquisire delle informazioni rispetto alla questione della Casa da gioco. In Commissione consiliare è stato esplicitato il piano post concordato, evidenziando due opportunità: la continuità aziendale attuale e, impropriamente detto, “l’esternalizzazione”. Anche nel Defr si è rappresentato il bisogno di approfondimenti normativi e giuridici per valutare le modalità per esternalizzare l’attività. La delibera di Giunta n. 1566 è quindi coerente su quanto ci siamo confrontati. Il percorso amministrativo di questo incarico a Finaosta si inserisce, infatti, in continuità con il precedente: dopo il primo incarico, si è fatto un passaggio in Commissione, e con il Defr approvato dal Consiglio regionale, è stata individuata la direzione da seguire. Ulteriori aggiornamenti al Consiglio non aggiungerebbero valore in questa fase, perché l’opzione dell’esternalizzazione deve ancora essere approfondita nei suoi aspetti operativi. Solo quando definita, sarà sottoposta al Consiglio con un’analisi dei pro e contro, che sono propri a qualsiasi scelta. Inoltre, come indicato nella delibera stessa, l’approfondimento giuridico deve chiarire se, come e con quale profondità, sarà necessario modificare la legge e il disciplinare. Questi saranno passaggi obbligati qualora la scelta fosse attuabile e trasparente.»

«Il percorso e la necessità di approfondimento sono stati analizzati dalla Giunta e dalla maggioranza – ha proseguito il Presidente -, a valle del primo studio di Finaosta, e valutati nella presentazione e approvazione del Defr, fino alla deliberazione che ha affidato l’approfondimento per completare le valutazioni giuridiche e tecniche necessarie per intraprendere il percorso individuato. Infine, la Presidenza ha già calendarizzato un incontro con le organizzazioni sindacali per comprendere meglio le loro richieste e le perplessità, coerentemente con quanto discusso in Aula. Gli approfondimenti porteranno a scelte e indirizzi chiari, sempre nel rispetto del percorso amministrativo già individuato.»

«Non è molto chiaro il processo di coinvolgimento del Consiglio, soprattutto alla luce della delibera della Giunta all’interno della quale l’indirizzo sembra chiaro – ha replicato il Consigliere Restano -. Le scelte fatte in solitudine sul Casinò non ci hanno portato fortuna. Siamo a fine Legislatura: decidendo in questo periodo, si va a interferire con una decisione che, molto più serenamente, potrebbe essere assunta dalla prossima maggioranza, dopo le elezioni del prossimo anno. Sembrerebbe che nello studio, la Ernst & Young abbia ammesso l’incapacità della pubblica amministrazione di andare avanti con la gestione e a trovare le professionalità necessarie a portare avanti il Casinò, ma non è stato fatto un confronto tra la gestione privata e quella pubblica. In questa fase di concordato, la Casa da gioco sta andando bene e ha manifestato tutte le sue potenzialità. Riteniamo inoltre importante coinvolgere nel processo decisionale le Amministrazioni comunali interessate.»

Redazione Jamma
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