Dl Emergenze ambientali: dal Sel e dal M5S nuove proposte per aumentare il preu sugli apparecchi
Dl Emergenze ambientali: bocciati gli emendamenti per l’aumento del preu
(Jamma) Bocciato con 383 no e 134 si l’emendamento presentato dall’on. Marco Baldassarre (M5S) per l’aumento del preu degli apparecchi da intrattenimento per finanziare le spese previste dall’approvazione del decreto legge recante interventi urgenti in tema di sospensione dell’imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
Nella discussione del decreto che si è tenuta ieri alla Camera dei Deputati, l’on. Baldassarre ha avuto modo di spiegare che “la copertura finanziaria della proroga dei contratti dei dipendenti dell’ufficio immigrazione della prefettura andrebbero presi non dal fondo di solidarietà per le vittime dei reati di stampo mafioso, ma magari aumentando dello 0,1 per cento il prelievo sugli apparecchi di gioco, anche perché questi dipendenti servono. Ancora una volta si trovano in uno stato di oblio dei contratti a tempo, con ancora un’altra proroga. Quindi, crediamo che i soldi servano, ma andrebbero presi comunque da altri fondi”.
L’emendamento del Movimento 5 stelle oltre a non essere stato accettato dalle Commissioni né dal Governo, con il parere contrario del relatore di minoranza, sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario, è stato bocciato anche in aula.
Ad essere respinti ieri in aula anche tutti gli altri emendamenti, oltre 10, presentati al decreto sulla sospensione dell’Imu che chiedevano al “Ministero dell’economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con propri decreti dirigenziali adottati entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, di emanaree disposizioni, in materia di apparecchi da intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931, n.773, necessarie per incrementare la misura del prelievo erariale unico e per ridurre la quota della raccolta lorda destinata al compenso per le attività di gestione ovvero per i punti vendita”.