Accantonata per ora in attesa di valutazione la norma introdotta nella bozza del decreto Cultura portato ieri in Consiglio dei ministri all’articolo 14 in materia di pubblicità indiretta a giochi e scommesse. Secondo il Fatto Quotidiano la norma sarebbe saltata per l’opposizione sia del ministro Alessandro Giuli sia del sottosegretario Alfredo Mantovano.
A lanciare l’allarme sulle possibili conseguenza della norma che modificherebbe il divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazione previsto dal decreto Dignità del 2018 sono stati diversi rappresentanti dell’opposizione .
“Proprio alla vigilia delle feste il governo Meloni e la sua maggioranza, nascosti, furtivi, in segreto erano pronti a piazzare sotto l’albero di tutti gli italiani, dei nostri giovani, degli sportivi, un pacco avvelenato: il ritorno delle sponsorizzazioni dell’azzardo nel mondo dello sport. Così, secondo quanto si apprende, era previsto nella bozza decreto cultura, proprio per smantellare le tutele contro l’azzardo volute dal M5S e contenute nel decreto Dignità del 2018, nate per proteggere i valori positivi del nostro sport. È servito a qualcosa il nostro grido d’allarme, la denuncia che continuiamo a lanciare con forza affinché si blocchi definitivamente un’operazione vergognosa che avrebbe come conseguenza l’aggravarsi di una piaga sociale che ha costi sociali enormi e drammatici nel nostro Paese e che colpisce soprattutto le persone più deboli e fragili. L’azzardopatia distrugge le vite di migliaia di italiani, delle loro famiglie, dei nostri giovani e deve rimanere fuori dal mondo dello sport. Rivolgiamo un accorato appello a tutte quelle forze politiche che pensano al bene di tutti e non solo agli interessi di qualche lobby, a tutti i cittadini, che siano tifosi, sportivi o padri che vogliono proteggere i loro figli affinché affianchino il M5S nell’’opporsi con ogni strumento contro questa oscenità voluta dal governo Meloni, dalla Lega di Serie A e dai signori del betting. Facciamo squadra contro l’azzardo e restiiamo vigili”. Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
“Che bel regalo di Natale preparavano ieri sera i signori del Governo, primo fra tutti Abodi, Ministro dello Sport”, commenta Leonardo Cecchi, già social media manager e vice responsabile comunicazione del Pd.
“In un Paese con 1,5 milioni di persone affette da dipendenza patologica da gioco d’azzardo, volevano abrogare la norma che vieta appunto la pubblicizzazione del gioco d’azzardo nello sport e quindi anche negli stadi e negli impianti sportivi. Così si faceva una bella marchetta alle aziende che prosperano sulla disperazione della gente che si gioca la pensione e lo stipendio, ma anche alle squadre di serie A, che tanto mica fanno già miliardi.
Poi evidentemente si son resi conto che il mondo del sociale in primis li avrebbe (giustamente) mazzolati e hanno ritirato la proposta all’ultimo. Per ora, però. E se non riusciranno ci riproveranno nei prossimi mesi.
Quando ci sono da fare scorrettezze, quando c’è da colpire i più fragili e avvantaggiare i forti, questi non mollano mai. Mai.”, conclude Cecchi.
Per il momento, in attesa della stesura definitiva del decreto Cultura, la norma contestata compare ancora nell’ultima bozza del provvedimento che, al momento e’ in fase di valutazione da parte del servizio legislativo.