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Camera, Decreto Caivano: approvato con riformulazione odg che vieta promozione azzardo in qualsiasi forma e modalità. Silvestri (M5S): “Servono azioni forti e decise per contrastare il fenomeno”

Nell’ambito dell’esame, in Aula alla Camera, del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 15 settembre 2023, n. 123, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale (Decreto Caivano, ndr), il Movimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno che impegna il Governo a “vietare la promozione e l’induzione dell’azzardo, in qualsiasi forma e modalità, nei confronti di minori di anni 18, vietando qualsiasi attività volta a sollecitare o indurre i minori all’azzardo e alle scommesse, ivi inclusa la pubblicità ingannevole presente su portali internet di carattere sportivo che richiamano al mondo delle scommesse e ai giochi di carte legati all’azzardo; l’offerta di bonus o promozioni per incoraggiare le persone a scommettere; la sponsorizzazione di eventi o attività per promuovere l’azzardo e le scommesse; la diffusione di informazioni false o fuorvianti sull’azzardo e le scommesse”. Durante la discussione odierna l’odg ha ricevuto parere favorevole con la riformulazione “a valutare l’opportunità di” ed è stato successivamente approvato.

Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno riformulato e approvato:

La Camera, premesso che: l’articolo 13 del provvedimento all’esame detta disposizioni per il controllo parentale nei dispositivi di comunicazione elettronica; in particolare reca norme intese ad assicurare la possibilità di fruizione, gratuita, di applicazioni per il controllo parentale dei dispositivi di comunicazione elettronica; tale possibilità viene garantita mediante la previsione di obblighi, in via immediata a carico dei fornitori e, a regime, a carico dei produttori; per la violazione di tali obblighi sono comminate sanzioni amministrative pecuniarie; per le offerte di servizi di comunicazione elettronica dedicate ai minori di età viene confermata la disciplina già vigente, la quale prevede per il fornitore l’obbligo di preattivazione (anch’essa gratuita) di un’applicazione di controllo parentale (disapplicabile da parte di chi esercita la responsabilità genitoriale); considerato che: diversi studi e ricerche hanno comprovato che nel disagio giovanile e nel fenomeno del bullismo e delle prepotenze, che sfociano anche in episodi come quello di Caivano, vi sono spesso disturbi da uso di sostanze o da altro; sempre più frequenti e diffusi sono i disturbi legati all’uso distorto delle tecnologie (il « gaming », internet) o i casi di disturbi legati all’azzardo tra i minori, impegna il Governo a valutare l’opportunità di vietare: la promozione e l’induzione dell’azzardo, in qualsiasi forma e modalità, nei confronti di minori di anni 18, vietando qualsiasi attività volta a sollecitare o indurre i minori all’azzardo e alle scommesse, ivi inclusa la pubblicità ingannevole presente su portali internet di carattere sportivo che richiamano al mondo delle scommesse e ai giochi di carte legati all’azzardo; l’offerta di bonus o promozioni per incoraggiare le persone a scommettere; la sponsorizzazione di eventi o attività per promuovere l’azzardo e le scommesse; la diffusione di informazioni false o fuorvianti sull’azzardo e le scommesse.

9/1517/46. Quartini, Marianna Ricciardi, Di Lauro, Sportiello, Alfonso Colucci, Auriemma, Penza, Riccardo Ricciardi, Morfino (M5S)

Di seguito l’intervento in Aula del deputato M5S, Andrea Quartini: “Accetto semplicemente perché voglio cogliere quel minimo di apertura, ma riteniamo che sull’azzardo non ci possano essere mediazioni. Chiaramente avrei preferito una valutazione di maggior cogenza e di maggiore impegno dal parte del Governo. Comunque, apprezzando questo minimo di apertura, accettiamo la riformulazione”.

Queste, invece, le parole del deputato M5S, Francesco Silvestri (nella foto): “Semplicemente per dire che, ovviamente, accogliamo la riformulazione su quest’ordine del giorno, però ci saremmo aspettati un po’ più di coraggio, non il depotenziamento di un ordine del giorno, che è assolutamente ragionevole. Come MoVimento 5 Stelle, ci rifacciamo sempre alla sentenza n. 371 del 2011, che stabilisce tre princìpi importanti. Il primo: gli Stati membri possono imporre restrizioni al settore dell’azzardo, in quanto riconoscono che questo possa essere un rischio per la nostra collettività e per l’ordine pubblico. Il secondo obiettivo è quello per cui la tutela del consumatore dalla dipendenza mal si confà con l’espansione economica del settore giochi. Il terzo principio che viene riconosciuto è che le pubblicità non devono banalizzare gli effetti dell’azzardo e non devono incitare, quindi, all’attività. Su questi presupposti è stata costruita un’attività di Governo del Conte 1, che, nel decreto Dignità, vietava espressamente il gioco d’azzardo. Questo divieto è stato, ovviamente, male interpretato dall’Agcom. Il risultato del lavoro dell’Agcom è che, se oggi vediamo una partita della nazionale, ci vediamo i bellissimi cartelloni che richiamano i siti dell’azzardo, con una truffa semantica che è stata utilizzata riguardo alla parte dell’informazione. Ora, c’è un altro ed ultimo aspetto che mi interessa: la tutela dei nostri ragazzi e dei nostri bambini. I nostri ragazzi sono tempestati, sui loro smartphone e sui loro tablet, da pubblicità che richiamano – anche con nomi ingannevoli, proprio costruiti per la loro sensibilità, come amore, candy, cuore, con immagini condite da animali che possono essere di qualsiasi tipo, con caramelle, tutto quanto con uno scrosciante rumore di una cascata di monete – una sensibilità che, alla loro età, non dovrebbe essere richiamata. E guardate che sono anche i nostri figli e i nostri ragazzi, non è che il problema è solo fuori da queste Aule. Quello che voglio dirvi è che qui non ci sono giochi per i nostri minori con vincita in denaro, ma l’effetto psicologico e adrenalinico del sistema richiama assolutamente quello delle slot machine. E mentre i sindaci di tutta Italia lottano con le loro restrizioni, contro gli effetti dell’azzardo, l’industria di settore si prepara il terreno futuro. E tutto questo avviene anche con circa 2.000 giochi creati ad hoc, come categoria slot machine, di cui 19 recano l’indicazione “per bambini”, cioè “per minori dai 4 agli 8 anni”. Questo è uno scandalo che tutti dobbiamo impegnarci a fermare, perché l’obiettivo di ciò è chiaro: usare la parte ludica, o presunta tale, dell’azzardo per portare agli effetti dei problemi di dipendenza. Tra l’altro, la parte ludica sfido a trovarla con riguardo alle slot machine: vi prego, infatti, di andare su internet e cercare una fotografia di una persona davanti a una slot machine che sorride. Non ne troverete alcuna perché l’effetto è solamente quello che ho menzionato. Quindi, vi chiediamo di prendere un impegno molto più serio di quello che avete preso oggi, al quale daremo comunque una dimostrazione politica di apertura, perché il problema, soprattutto in un momento di crisi sociale, come questo, è molto più serio di quello che avete manifestato in quest’Aula”.

Successivamente è intervenuto anche il deputato Paolo Ciani (PD-IDP), che sottoscrivendo l’ordine del giorno ha spiegato: “Su questo argomento siamo assolutamente d’accordo”.

Redazione Jamma
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