“Il mercato italiano dei giochi rappresenta una tra le realtà più estese a livello globale. Servono quindi risposte adeguate. Oltre alla stratificazione normativa, che a partire dal 2003 ha complicato l’attività, non ci sono state sempre misure adeguate di contrasto alle degenerazioni. Se non è vera l’equazione secondo cui la presenza di sale da gioco è associata a degrado e illegalità sul territorio, non è vera neanche l’equazione secondo cui, in modo semplicistico, gioco legale significa sempre gioco sicuro. Le organizzazioni criminali, che sempre di più hanno trasformato la loro vocazione verso tante attività imprenditoriali, anche legali, attraverso giochi e scommesse hanno tratto importanti profitti. Nel nostro Paese serve sempre di più provare a riscrivere le regole di un comparto che, anche a causa dei volumi di denaro che ha mosso con la sola raccolta, ha mostrato alcuni tratti di vulnerabilità che vanno risanati per tutelare le imprese legali. Oggi è fondamentale una legge organica. L’obiettivo della nostra proposta è quello di rafforzare gli argini nei confronti delle ingerenze esterne e alzare l’asticella qualitativa dell’offerta a tutela delle imprese. Inoltre, va sicuramente affrontato il tema della tassazione troppo alta. Vanno poi affrontati anche il tema delle gare per le concessioni e quello del payout per l’online. Infine, c’è il tema della ludopatia. Ad oggi sembra si voglia declinare tale dipendenza sulla responsabilità del singolo giocatore e questo secondo noi è un errore molto grave. Sulla riscrittura delle regole ci auguriamo che il Governo non imponga nulla, ma provi ad ascoltare voi come altri soggetti, discutendo liberamente anche con le opposizioni”.
Lo ha detto il deputato del PD, Stefano Vaccari (nella foto), intervenendo alla conferenza “Gioco legale: regole uniformi per garantire sicurezza, legalità e diritto”, organizzata dall’Istituto Milton Friedman presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati.
