“In nome della legalità”, l’evento ideato e promosso da Codere Italia, multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale, fa tappa a Lecce ospitato a Palazzo Carafa, sede del Municipio. Con il patrocinio del Comune, l’appuntamento è un utile momento di confronto per fare chiarezza sul fenomeno del gioco, con un focus sui trend territoriali.
“Questo incontro è un’occasione importante per rafforzare il dialogo sul gioco e sul suo impatto sociale – commenta Maria Luisa Greco, Assessore Tributi, Contenzioso, Trasparenza, Legalità, Innovazione tecnologica e Agenda digitale del Comune di Lecce -. Il nostro obiettivo, come amministrazione, è promuovere la trasparenza e la sicurezza, contrastando con decisione ogni forma di illegalità e sensibilizzando i cittadini sui rischi del gioco illecito. La collaborazione tra istituzioni e operatori del settore è fondamentale per garantire un ambiente di gioco responsabile e tutelare le persone più vulnerabili. Continueremo a impegnarci per un approccio consapevole e rispettoso delle regole”.
Secondo gli ultimi dati del Libro Blu ADM, nel 2022 in Italia il gioco ha prodotto un gettito erariale di 11,22 Mld di €. In particolare, 5,6 Mld di € da Apparecchi da intrattenimento, 3,27 Mld di € da Giochi numerici e Lotterie, 0,62 Mld di € dalle Scommesse, 0,73 Mld di € da Altri giochi (es. Bingo) e 1 Mld di € da altro (es. conti di gioco online dormienti). Confermato il trend positivo rispetto al 2021, con un incremento di Raccolta, Vincite, Spesa e conseguente Entrate erariali.
“L’Agenzia garantisce il presidio del comparto del gioco attraverso propri controlli mirati, anche attraverso l’attività congiunta con le altre forze di polizia coinvolte – sottolinea Teresa Anna Maria Gentile, Direttore dell’Ufficio dei Monopoli per la Puglia, il Molise e la Basilicata -. In tale ottica, importanti sono state le sinergie attivate sul territorio attraverso strumenti di coordinamento con tutti gli attori istituzionali. Gli interventi in esame hanno garantito gli interessi dell’Erario sulla fiscalità nel settore dei giochi ed il contrasto al fenomeno del gioco illecito, incidendo su quei canoni di legalità di immediato interesse del cittadino. Il presidio sugli esercizi di gioco ha prodotto effetti immediati a garanzia del gioco lecito, a tutela del giocatore nelle forme di regolamentazione attuate dall’ordinamento nazionale e unionale, con particolare attenzione al contrasto al gioco minorile e ai fenomeni di criminalità organizzata”.
Nei primi 10 mesi del 2024, sul territorio di Lecce e provincia sono stati eseguiti:
– Interventi | n. | 83 |
di cui irregolari | n. | 37 |
– Violazioni riscontrate | n. | 45 |
di cui in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento | n. | 35 |
– sanzioni irrogate, a vario titolo, in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento e totem | € | 160.584 |
– Soggetti verbalizzati | n. | 166 |
di cui denunciati | n. | 3 |
– Punti clandestini di raccolta scommesse | n. | 8 |
* Dati Guardia di Finanza di Lecce
“A settembre 2024, nell’ambito dell’operazione “Fuori Gioco” condotta dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata di Lecce, sono state disposte 25 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata, tra i vari reati accertati, all’esercizio abusivo di attività di gioco e di scommesse raccolte per via telematica”, spiega il Maggiore Angelomarino Catalano, Comandante Sezione Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Lecce, Guardia di Finanza.
Nel 2022 a livello nazionale sono stati controllati 22.576 esercizi e sono stati inibiti 261 siti web sprovvisti delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento dell’attività.
Fondamentale è anche la fase di valutazione per il rilascio della licenza di pubblica sicurezza, che permette di prevenire eventuali infiltrazioni criminali.
“La licenza di pubblica sicurezza rilasciata dal Questore territorialmente competente al concessionario che gestisce il punto fisico di raccolta delle scommesse è un importante strumento di prevenzione sia del gioco illegale, sia del fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata o diffusa e, pertanto, finalizzato a garantire e tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico – dichiara Rosalba Cotardo, Primo Dirigente Polizia di Stato – Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale -. La presentazione dell’istanza tesa al rilascio della predetta licenza, offre all’Autorità di Pubblica Sicurezza l’opportunità di scandagliare la personalità del richiedente e il contesto socio ambientale cui è inserito, nonché il circuito parentale e relazionale frequentato, al fine di appurare la sua moralità, buona condotta e permeabilità. Stessa attività viene svolta nei confronti di coloro che vengono indicati quali rappresentanti del concessionario o preposti presso un punto di raccolta delle scommesse”.
In questo quadro assume un valore particolarmente rilevante anche la comunicazione del comparto verso l’esterno.
“Non c’è settore della vita pubblica, sociale ed economica del nostro Paese nel quale la narrazione non sia così distorta, per scarsa conoscenza dei fatti, o così tendenziosa, per malafede legata a bassi interessi politici o personali, come quella che riguarda il comparto dei Giochi e delle scommesse – dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato -. Ancora una volta c’è da chiarire che la raccolta complessiva non è sinonimo dei soldi che italiani buttano via nel gioco, perchè a questa cifra vanno tolte le Vincite – che tornano ai giocatori – e la quota che va all’Erario e che sono una risorsa fondamentale per l’economia”.
Secondo i dati resi noti in risposta a una interrogazione alla Camera dal Sottosegretario all’Economia, Federico Freni, la raccolta in Italia riferita al periodo 1 gennaio-31 luglio 2024, ammonta a 90 miliardi di euro, dei quali 78 miliardi sono tornati ai giocatori in vincite, 7 miliardi sono andati all’Erario.
“Siamo presenti sul territorio di Lecce dal 2002. La nostra prima sala è stata la sala Ariston nel cuore di Lecce. Nel 2021 ci siamo spostati dal centro ad un’altra zona della città, con un investimento molto impegnativo che ci ha consentito di realizzare una nuova sala, la Gaming Hall Porta d’Europa, con canoni più moderni, che dà lavoro a più di 80 persone. Siamo però riusciti nel nostro obiettivo di mantenere, con non poche difficoltà, gli stessi livelli occupazionali e in alcuni momenti dell’anno anche ad aumentare il numero dei nostri dipendenti – sottolinea Marco Zega, Direttore Affari Istituzionali & Sviluppo Business di Codere Italia -. La nostra presenza sul territorio, così come quella di altri operatori di gioco legale, dovrebbe essere considerata dalle Istituzioni e dalla comunità come un presidio di legalità, un braccio dello Stato che opera nel pieno rispetto delle normative vigenti. Ed è proprio questa presenza che, in collaborazione con le ASL territoriali e le Amministrazioni locali, può essere un utile strumento per combattere il gioco patologico e l’illegalità. La sfida vera adesso sta nelle mani dei decisori centrali: riuscire a realizzare un riordino del gioco legale che sia equo e sostenibile e che non favorisca il gioco on line a svantaggio del gioco “su strada” che garantisce posti di lavoro e qualità dell’offerta”.
L’incontro a Lecce è anche l’occasione per presentare la nuova collaborazione di Codere Italia con il Centro Antiviolenza Donne Insieme Renata Fonte. Questo nuovo impegno testimonia ancora una volta la grande attenzione per le problematiche legate ai territori in cui Codere è presente con le sue sale.
“La violenza contro le donne affonda le sue radici nella discriminazione di genere ed è una delle più vergognose e diffuse violazioni dei diritti umani. La strada per il cambiamento culturale è ancora lunga e c’è bisogno di azioni concrete e di impegno in termini di prevenzione, protezione, punizione del colpevole, politiche integrate per poter restituire alle donne una vita libera e autodeterminata. Per questo il Centro Antiviolenza Renata Fonte ringrazia Codere per il suo impegno, perché l’informazione e la sensibilizzazione rimangono cruciali per cercare di contenere il più possibile la violenza maschile sulle donne”, dice Emanuela Lodico a nome del Centro Antiviolenza Donne Insieme Renata Fonte.