Il Comune di Cocquio Trevisago (VA), guidato dal sindaco Danilo Centrella, ha recentemente adottato un’ordinanza volta a prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico.
L’ordinanza comunale prevede una regolamentazione degli orari di apertura delle sale giochi e del funzionamento degli apparecchi con vincite in denaro, come slot machine e altri dispositivi simili. Queste le disposizioni principali:
Orari delle sale giochi autorizzate
Aperte dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 23:00, tutti i giorni, inclusi i festivi.
Orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento con vincita in denaro
Operativi negli stessi orari delle sale giochi (9:00-12:00 e 18:00-23:00). Al di fuori di questi orari, gli apparecchi dovranno essere spenti e resi non accessibili.
Le restrizioni si applicano non solo alle sale giochi, ma anche agli esercizi che ospitano apparecchiature per il gioco d’azzardo, come bar, ristoranti, alberghi, tabaccherie, agenzie di scommesse e sale bingo.
“La sindrome da gioco d’azzardo – ha spiegato il primo cittadino – è ormai qualificata dall’organizzazione Mondiale della Sanità come una malattia sociale ed una vera e propria dipendenza, caratterizzata da sintomi clinicamente rilevabili, quali la perdita del controllo sul proprio comportamento e la coazione a recidivare. La diffusione degli apparecchi di gioco (e con essa le c.d. occasioni di gioco) è uno dei principali fattori di rischio per l’emergere della dipendenza da gioco d’azzardo. I costi sociali causati dal gioco patologico sono riconducibili a costi sanitari diretti (maggiori cure mediche) ma anche indiretti (minor rendimento in ambito lavorativo, perdita di reddito, etc.) e molto spesso coinvolgono non solo l’interessato ma tutto il suo nucleo familiare, fino a creare situazioni di allarme sociale. La presente ordinanza comunale fissa gli orari in cui è possibile giocare. Una misura necessaria per prevenire la ludopatia in un’opera di contrasto che vede collaborare anche Guardia di Finanza e Ats Insubria”.
Di seguito il testo dell’ordinanza:
