“Giova preliminarmente osservare che la normativa vigente prevede che ogni singolo giocatore possa aprire un solo conto di gioco per operatore concessionario. Si precisa altresì che la raccolta del gioco su rete fisica per il 2023 è pari a 65 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2022 del 3,6% e non del 7,8% come invece riferito nel documento di sindacato ispettivo in esame. Per quanto riguarda le stime relative alla raccolta complessiva del gioco si conferma che, considerate le proiezioni, la raccolta per il 2024 crescerà rispetto al 2023 di un ulteriore 4-5%. Nell’anno 2022 la raccolta totale del gioco fisico è stata pari a 62.890.493.000,37 euro mentre quella del gioco online pari a 73.088.327.263,56 euro. Per il 2023 invece la raccolta è risultata pari a 65.159.569.731,72 euro per il gioco fisico e 82.553.456.066,90 euro per il gioco online. Con riferimento poi ai dati relativi ai conti di gioco si rileva quanto segue: a inizio novembre 2024 risultano attivi in numero 15.822.960 conti di gioco, i conti giocanti sono invece 7.410.224. Alla data dell’11 novembre 2024 risultano inoltre 20.711.252 conti dormienti e 15.340.585 conti definitivamente chiusi. In una tabella allegata sono poi riportati i valori distinti per singola annualità al 31 dicembre di ciascun anno dal 2019 al 2023. Con riferimento alla richiesta relativa all’ammontare delle somme depositate si fa presente che tale importo, in continuo cambiamento, è strettamente legato all’ammontare delle vincite conseguite e delle ricariche effettuate. Tale dato è inoltre condizionato dall’ultimo accesso con login effettuato dal giocatore quindi non può ritenersi mai effettivamente consolidato. Pertanto al fine di fornire un quadro finanziario utile a definire la portata delle somme transitate sui conti di gioco si forniscono in un’apposita tabella i dati concernenti le ricariche e i prelievi effettuati sui conti di gioco al 31 dicembre di ogni annualità dal 2019 al 2023”.
E’ quanto ha detto in Commissione Finanze della Camera la sottosegretaria al Mef, Sandra Savino (in foto), rispondendo all’interrogazione presentata ieri del deputato Virginio Merola (PD-IDP).
