Nell’ambito dell’esame – in Aula alla Camera – del ddl “S. 1222 – Conversione in legge del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico”, giĂ approvato dal Senato, il Movimento 5 Stelle ha ripresentato l’emendamento – giĂ bocciato dall’altro ramo del Parlamento – con cui chiedeva di non concedere credito d’imposta a imprese che investono in pubblicitĂ su piattaforme di infotainment giochi.
Di seguito il testo:
“Dopo il comma 6, inserire il seguente: 6-bis. Il credito di imposta di cui al presente articolo non può essere concesso a imprese che investono in campagne pubblicitarie su piattaforme di infotainment che promuovano il gioco d’azzardo, incluse scommesse, casinò online e giochi a premi. Nel caso di accertamento di investimenti, diretti o indiretti, in contenuti di intrattenimento o informazione che includano qualsiasi tipo di promozione del gioco d’azzardo, l’impresa beneficiaria decade dal diritto all’utilizzo del credito di imposta”.
4.2. Quartini, Carmina, Dell’Olio, Donno, Fenu, Gubitosa, Raffa, Torto (M5S)
Sempre nell’ambito dell’esame del decreto Omnibus, intervenendo in Commissione Affari Sociali della Camera il deputato Andrea Quartini (M5S) ha espresso una “fortissima perplessitĂ rispetto alla pronuncia di inammissibilitĂ che ha riguardato molti emendamenti presentati dal suo gruppo presso le Commissioni competenti in sede referente, il tutto in un contesto nel quale i tempi di esame sono risultati estremamente compressi”.
Il deputato ha quindi segnalato che, tra le proposte emendative giudicate inammissibili, alcune “avevano ad oggetto il potenziamento della prevenzione rispetto al gioco d’azzardo patologico”, osservando che “in proposito la Commissione Affari sociali dovrebbe svolgere una funzione di stimolo, posto che, almeno a parole, tutti i suoi componenti sembrano concordare sulla necessitĂ di intervenire in tale ambito”.