HomeFiscoCamera, Dl Omnibus: approvato odg IV su diminuzione restanti aliquote IVA su...

Camera, Dl Omnibus: approvato odg IV su diminuzione restanti aliquote IVA su cessioni di equini vivi

Nell’ambito della discussione sul decreto Omnibus (disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico, già approvato dal Senato) tenutasi ieri in Aula alla Camera, è stato approvato l’ordine del giorno 9/2066/62 a firma Gadda, Faraone, Del Barba, Boschi, Bonifazi, Giachetti, Gruppioni (Italia Viva – Il Centro – Renew Europe), riformulato nel corso della seduta, inerente il settore dell’ippica.

Di seguito il testo riformulato approvato:

“La Camera, premesso che: il provvedimento in esame dispone all’articolo 5 l’applicazione dell’aliquota IVA del 5 per cento sulle cessioni di cavalli vivi destinati a finalità diverse da quelle alimentari che avvengono entro diciotto mesi dalla nascita; in prima lettura la norma in oggetto è stata modificata prevedendo che l’aliquota del 5 per cento si applichi alle cessioni di cavalli vivi destinati a finalità diverse da quelle alimentari per cessioni che avvengano entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello della nascita; per gli allevamenti di cavalli, stando allo stato attuale, si registra dunque una triplice aliquota IVA sulla cessione dei prodotti: la prima del 22 per cento valida per la cessione di tutti i cavalli; la seconda del 10 per cento valida per la cessione dei cavalli destinati all’alimentazione umana; la terza del 5 per cento sulle cessioni dei puledri, di due anni di età, destinati a finalità diverse da quelle alimentari; la direttiva (UE) 2022/542 del Consiglio del 5 aprile 2022 recante « modifica delle direttive 2006/112/CE e (UE) 2020/285 per quanto riguarda le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto », concede la possibilità ai Governi di applicare aliquote IVA ridotte sulle cessioni di equini vivi e prestazioni di servizi connessi agli equini vivi; si rileva altresì l’importanza strategica di rafforzare la filiera agricola degli equidi, che rappresenta una eccellenza del made in Italy non soltanto in campo ippico ed equestre ma anche rispetto ad impieghi turistici, sociali e ricreativi e allevatoriali in genere; al fine di assicurare un quadro normativo chiaro e coerente per gli operatori del settore, e di prevenire l’insorgere di pratiche concorrenziali sleali, sia a livello nazionale che europeo, impegna il Governo: a valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame e, in conformità con quanto previsto dalla direttiva (UE) 2022/542 del Consiglio del 5 aprile 2022 e al fine di potenziare un settore strategico per il made in italy e non subire l’ulteriore concorrenza da parte dei Paesi europei che hanno già attuato politiche di riduzione delle aliquote IVA, a valutare l’opportunità di razionalizzare e diminuire le restanti aliquote IVA sulle cessioni di equini vivi e sulle prestazioni di servizi connessi agli equini vivi”.

9/2066/62. (Testo modificato nel corso della seduta) Gadda, Faraone, Del Barba, Boschi, Bonifazi, Giachetti, Gruppioni (Italia Viva – Il Centro – Renew Europe)

Articoli correlati