“Qual è il senso di un decreto di urgenza che, con 22 articoli, norma 22 cose completamente differenti? Più che decreto omnibus oramai dovremmo chiamarlo decreto potpourri, perché ogni anno si aggiunge, si amplia, si continua ad ampliare nella disposizione degli interventi e anche nella banalità di alcuni di essi. Per non parlare di un decreto che arriva martedì al Senato con la fiducia e arriva alla Camera oggi, giovedì, con un voto notturno, una cosa che non si era mai vista e che non solo sminuisce il nostro Parlamento, ma dimostra anche come l’incapacità del Parlamento di intervenire sui veri temi di questo Paese ci porti poi a un provvedimento come questo. Tra 22 temi così differenti – 22 articoli, 22 normative che non c’entrano nulla l’una con l’altra – ce ne sono alcuni che abbiamo affrontato negli scorsi mesi e che quindi possiamo dire siano correttivi di ciò che abbiamo sbagliato, ma, quando abbiamo sbagliato, c’erano opposizioni che urlavano ad alta voce che quegli errori sarebbero arrivati. Oggi questo decreto dà ragione a chi, con calma, con diligenza, affrontando i seri temi e le questioni, diceva: “c’è qualcosa che non va”. Altri temi – lo dico, come tanti colleghi, da chi sta ancora nel consiglio comunale della propria città – non sembrano all’altezza neanche di una delibera del consiglio comunale, ma di una determina: contributi messi lì rispetto alle singole realtà senza un’analisi, senza una visione, senza nulla. Mi dovete spiegare qual è il tema di urgenza sull’IVA per la vendita dei cavalli vivi. Mi dovete spiegare davvero qual è il termine di urgenza, qual è il termine per cui in un provvedimento come questo avete stabilito tutto ciò”.
Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Fabrizio Benzoni (Azione – Popolari Europeisti Riformatori – Renew Europe), durante le dichiarazioni di voto sul decreto Omnibus (disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico, già approvato dal Senato).