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(Jamma) Per sostenere il consolidamento del piccolo commercio locale e la salvaguardia delle caratteristiche architettoniche una nuova delibera dell’amministrazione comunale di Bolgare punta dritta al cuore del paese: arrivano ampie limitazioni all’apertura di nuove attività commerciali. Quali? Il Comune ha deciso di vietare l’apertura, nel centro storico, di phone center, money transfer, oro cash, sexy shop, sale slot, agenzie di scommesse; ma anche kebab, friggitorie e tutte quelle attività commerciali i cui prodotti sono di origine extra Unione Europea.
“Le premesse di questa innovativa delibera – motiva l’assessore al Commercio Marco Gritti – si trovano nelle linee di mandato che hanno caratterizzato l’attuale maggioranza consiliare. Tale percorso si è concretizzato negli ultimi tre anni tramite appositi regolamenti e delibere che sono andati nella direzione di sostenere le attività economiche, per il rilancio dell’identità locale e nella salvaguardia delle caratteristiche specifiche del nostro territorio cercando di favorire uno sviluppo sostenibile”.
“Con l’approvazione di questa delibera – prosegue l’assessore – l’amministrazione vuole valorizzare il nostro centro storico, renderlo gradevole da un punto di vista architettonico e cercando di preservare quelle tipologie di attività commerciali che svolgono funzione aggregativa, di vivibilità per il nostro paese”. La delibera consiliare esclude dal centro storico anche distributori automatici e lavanderie self service e a gettone le cui attività “vengono svolte in locali in cui manca il presidio sociale – spiega l’assessore al Commercio – e quindi poco sicuri perché maggiormente soggetti ad atti di vandalismo, eliminando completamente il rapporto tra negoziante e cliente e snaturando così una delle caratteristiche essenziali dei negozi di prossimità”. Le attività commerciali escluse dal centro storico potrebbero essere aperte in altre zone del paese, a condizione che vengano rispettate alcune distanze. “Nelle altre zone del territorio di Bolgare – rimarca Gritti – si ritiene che tali esercizi esclusi dal centro storico potranno insediarsi rispettando la distanza minima di 700 metri dai luoghi di culto, cimiteri, scuole e locali destinati all’educazione e allo svago dei bambini e dei ragazzi (ad esempio parchi e piazze)”.