(Jamma) “La situazione che si è venuta a creare respetto ai favori concessi ai concessionari di giochi è di estrema gravità – ha affermato in Comm. Affari sociali Massimo Enrico Baroni (M5S). Il testo della delega prevede infatti «la deflazione, anche agevolata ed accelerata, del contenzioso in materia di giochi pubblici o con lo stesso comunque connesso».
“L’atteggiamento di favore che lo Stato riserva ai concessionari di giochi, temendo di recare loro nocumento, stante l’entità degli introiti che consegue, non può non essere percepito come un comportamento sbagliato e discriminatorio da parte dei cittadini. I deputati devono riappropriarsi della propria dignità, che viene percepita come irrimediabilmente perduta da parte dell’opinione pubblica, non essendo più tollerabili atteggiamenti di silenzio collusivo, altrimenti gli insulti rivolti alla classe politica sono del tutto meritati e i deputati non se ne possono lamentare”.
Relativamente al fondo per il contrasto delle ludopatie, Baroni ritiene sia insufficiente in quanto si fa riferimento ad una quota delle risorse erariali già esistenti. “Sono inadeguati gli interventi previsti dall’articolo 14 della delega, – ha aggiunto Baroni – soprattutto se si considera che cinque milioni di famiglie in Italia subiscono l’impatto devastante del gioco d’azzardo patologico. Ribadisco, infine, che la Commissione affari sociali potrebbe svolgere un ruolo fondamentale rispetto alle numerose questioni problematiche che il sempre più diffuso ricorso al gioco d’azzardo ha creato”.