(Jamma) Cosa si può fare per garantire che coloro che operano a valle nell’organizzazione degli eventi sportivi possano ricevere una parte dei benefici finanziari derivanti dalle scommesse online? A chiederlo in Commissione europea è l’europarlamentare irlandese Liam Aylward, appartenente al gruppo Alde in una interrogazione presentata ieri.
“Quello delle scommesse online – ha spiegato Aylward – è il settore in più rapida crescita nel mercato del gioco d’azzardo, con più di 6,2 miliardi di euro di fatturato annuo. Ci sono più di 15.000 siti di scommesse attualmente operanti nell’UE, e l’85% di questi operano senza alcun tipo di controllo.
Ciò è già stato constatato dalla Commissione Europea che sostiene la proprietà intellettuale delle organizzazioni sportive per quanto riguarda le scommesse online effettuate sugli eventi sportivi organizzati di tali organizzazioni.
Cosa si può fare – ha quindi chiesto – per proteggere le organizzazioni sportive dagli operatori di giochi che traggono profitti non autorizzati dagli eventi sportivi? Cosa può fare la Commissione per rendere le persone consapevoli di questo problema?
Le organizzazioni sportive in Europa investono molto in termini di tempo e denaro nella organizzazione di eventi sportivi. Il 32% delle scommesse online – ha concluso – è collegato a eventi sportivi, ma poco di quel denaro ritorna alle organizzazioni che lavorano agli eventi su cui si scommette”.