(Jamma) Spostare l’obiettivo del legislatore da una semplice azione regolamentatrice delle attività e dell’offerta di gioco a forme di tutela del consumatore/ giocatore e in particolar modo delle persone più vulnerabili, primi tra tutti i giovani. E’ la proposta avanzata e caldeggiata dall’onorevole del Pd Anna Miotto intervenuta oggi a Roma al convegno di informazione ed approfondimento sul gioco d’azzardo patologico “Gioco d’azzardo: adolescenti e famiglie” organizzato dall’associazione Primo Consumo in collaborazione con Codere e la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia psicosomatica Cristo Re.
“E’ necessario ripensare il sistema normativo sul gioco in modo tale da favorire un decentramento dell’attività di regolamentazione e controllo che coinvolga direttamente le amministrazioni comunali. Da questo punto di vista c’è molto da fare e personalmente non credo possano bastare gli interventi delle Regioni che si dotano di leggi ad ok come sta succedendo. I comuni non sono dati di sufficienti poteri”. “Il gioco d’azzardo patologico è stato inserito nei Lea con il decreto Balduzzi, ha spiegato il deputato, ma purtroppo non ci sono i fondi necessari a finanziare gli interventi. Per questo si sta pensando ad una nuova soluzione , una nuova proposta di finanziamento”. “La delega fiscale all’esame del Senato” ha aggiunto “ contiene una serie di importanti provvedimenti attraverso i quali sarà possibile ridimensionare l’offerta di gioco”