“Nel 2018 avevo già chiuso nel mio Comune tutte le sale slot che erano entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole, biblioteche e centri anziani. Ma non ho potuto fare nulla per rimuovere le singole slot machine all’interno di altri esercizi commerciali come bar, tabaccherie ed edicole, anche se erano proprio adiacenti a scuole. Questo perché lo Stato ci impose di attendere la scadenza dei contratti di noleggio con i produttori di slot machine, impedendomi di agire nell’interesse dei più fragili. Non mi sono data per vinta ed ho iniziato ad erogare contributi per le attività commerciali che dismettevano le slot machine, per sostenere un commercio sano e responsabile. Non è servito: ce ne sono ancora moltissime. Il Governo Meloni nonostante i dati devastanti sulla ludopatia post covid, ha concesso proroghe su proroghe, continuando a far incassare allo Stato miliardi di euro sulle spalle di chi soffre di ludopatia e delle loro famiglie, senza nemmeno avviare studi per trovare alternative alle entrate derivanti dal gioco d’azzardo legale. Da sindaca non posso più tollerare di vedere persone sfrattate, che non riescono a fare la spesa perché si giocano la pensione o lo stipendio. Non sopporto il pensiero che per continuare a giocare si rivolgano ad usurai. Di queste persone noi ci facciamo carico economicamente e moralmente mentre lo Stato incassa. Ora basta! Ho firmato un’ordinanza: le slot machine negli esercizi commerciali entro 500 metri dai luoghi sensibili potranno accendersi per un’ora sola al giorno, dalle 11:30 alle 12:30. È probabile che i signori delle slot machine impugneranno la mia ordinanza. Sarà una battaglia durissima, ma sono quelle che vale la pena combattere”. Così la sindaca di San Lazzaro di Savena (BO), Isabella Conti, in merito alla discussa ordinanza emessa mercoledì.
“Nel 2018 sono riuscita a chiudere le sale slot perché ci fu per la prima volta una presa di posizione nazionale e poi regionale. I contratti dal 2018 scadevano nel 2021, la proroga l’ha data Meloni nel 2022. Detto questo penso che la Meloni, che ha sempre fatto riferimento sotto il profilo politico culturale alla destra sociale – cioè quella che dovrebbe anteporre i temi sociali a quelli economico finanziari – abbia tradito il suo elettorato prorogando nella sua finanziaria del 2022 e del 2023 i contratti di noleggio delle slot, perché incassa ogni anno 11 miliardi. Ora io capisco che non sia semplice trovare altre risorse che possano coprire quella cifra, ma almeno uno straccio di studio per capire come il bilancio dello Stato possa sopravvivere anche senza gli incassi del gioco d’azzardo avrebbe dovuto farlo. Se io fossi stata una sua elettrice mi sarei sentita tradita. Su questo e su molti altri temi”, ha concluso Conti.