HomeAttualitàWebinar I-Com, Baretta (Assessore Bilancio Napoli): "Giochi, serve una regola generale nazionale"

Webinar I-Com, Baretta (Assessore Bilancio Napoli): “Giochi, serve una regola generale nazionale”

“I punti di partenza sono la crescita costante del settore e l’assenza di un’organica regolazione. Il primo è un tema su cui insistere, ricordo il dibattito nel periodo del Covid, c’era stata la percezione che vi fosse un crollo strutturale della domanda, poi invece abbiamo visto che dal punto di vista fiscale il settore ha retto e si è sviluppato oltre le attese. Un settore in crescita di queste dimensioni diventa inevitabilmente un bancomat fiscale per qualsiasi Governo, di qualsiasi colore. Dietro ci potrebbe essere un equivoco che coinvolge anche le strututture tecniche dei ministeri, ovvero l’idea che una regolazione produca in automatico una riduzione delle entrate, ma non è vero e non è dimostrabile. Al contrario, una buona regolazione aiuta un settore a stabilizzarsi in una prospettiva di medio-lungo periodo. In merito all’assenza di un’organica regolazione va detto che questo Governo ha rimesso al centro della discussione la necessità di una regolazione, mi chiedo se è una linea del Governo in quato tale o se non è invece merito di alcuni soggetti come Leo e Garavaglia che conoscendo il settore si dedicano giustamente a tentare di risolvere problemi rimasti in sospeso da 6-7 anni”.

Lo ha detto Pier Paolo Baretta (in foto), Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, intervenendo al Webinar “Il futuro del settore dei giochi tra innovazione di mercato e politiche fiscali”, organizzato da I-Com – Istituto per la Competitività in collaborazione con IGT.

“L’assenza di un’organica regolazione dipende da una questione mai risolta e difficile, che è il problema reputazionale del settore, dove c’è stato un eccesso di attacco, con la condanna del gioco a prescindere. Va anche detto che gli operatori ci hanno messo molto tempo ad accogliere un approccio che consideri anche il tema sociale. Il punto debole oggi è che non esiste una regola generale nazionale. Io personalmente ho visto la regolazione della Regione Campania e penso che in parte può dare una mano a risolvere questo problema. E’ una legislazione che contempla sia la libertà del settore che il quadro generale. Poi c’è l’online, qui bisogna forse avere una posizione molto più coraggiosa e ampia. O c’è una regolazione sovranazionale oppure non si riesce ad avere un quadro. Qualche intervento da parte del Governo più pressante sugli organi europei sarebbe utile. Bisogna inoltre lavorare sulla razionalizzazione dell’offerta, con una dimensione territoriale più organizzata. Dobbiamo essere chiari, il mercato regge una riduzione ulteriore delle macchinette, c’è un margine. Serve poi anche una razionalizzazione della tassazione. Infine ci vuole una rappresentanza di interessi molto più strutturata e rappresentativa di interessi comuni. Forse oggi è possibile, anche perchè si sono ridotti gli operatori, ma non vedo ancora un’adeguata capacità di rappresentanza. Serve uno sforzo ulteriore degli operatori, che potrebbe avere un effetto benefico anche nelle interlocuzioni con le istituzioni e i governi”, ha concluso Baretta.

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