HomeMercatoVideogiochi, occasione di sviluppo culturale in Piemonte: l'8,5% dei residenti gioca, ecco...

Videogiochi, occasione di sviluppo culturale in Piemonte: l’8,5% dei residenti gioca, ecco l’identikit

Il comparto dei videogiochi si conferma uno dei settori più dinamici e in crescita nel panorama delle industrie creative. Nel Rapporto Annuale 2023-2024 dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, emerge come il gaming non sia solo intrattenimento, ma anche uno strumento di promozione culturale, di innovazione e di creazione di valore economico.

Crescita e innovazione del settore

L’industria dei videogame si posiziona come un settore in forte espansione. A livello europeo, nel 2023, le vendite sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedente, confermando una tendenza positiva iniziata nel 2021. Il comparto riesce a combinare tecnologia e creatività, richiedendo competenze multidisciplinari che spaziano dall’arte al design, fino alla programmazione tecnica.

Questo settore si distingue per le sue collaborazioni cross-settoriali con ambiti come il cinema, le arti visive e le performing arts, oltre a essere uno strumento efficace per la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale.

Diffusione del gaming tra i piemontesi

Per la prima volta, l’Osservatorio ha incluso i videogiochi tra le pratiche culturali nel proprio monitoraggio. Nel 2023, l’8,5% dei residenti in Piemonte ha dichiarato di giocare ai videogame. Di questi:

  • 52% maschi e 48% femmine, dimostrando una distribuzione di genere equilibrata.
  • L’età media dei giocatori piemontesi è di 39 anni, più alta rispetto alla media europea (31 anni). Questo dato è influenzato dal campione analizzato, che esclude i minori di 18 anni.

Una pratica trasversale

Il gaming attraversa tutte le fasce d’età:

  • La maggior parte dei giocatori appartiene alle fasce 18-24 anni e 35-44 anni.
  • Anche tra gli over 64, il 5% ha dichiarato di aver giocato almeno una volta.

Dal punto di vista geografico, il 43% dei videogiocatori piemontesi risiede in comuni con meno di 10.000 abitanti. Questo dato potrebbe essere collegato alla mancanza di infrastrutture culturali e di svago in queste aree, suggerendo che i videogiochi possano colmare un vuoto nell’offerta culturale locale.

Le principali motivazioni che spingono gli italiani a giocare includono:

  • Divertimento e passatempo.
  • Riduzione dello stress e dell’ansia.
  • Creazione di connessioni sociali per combattere l’isolamento.

Questi dati sottolineano come i videogiochi possano avere un ruolo rilevante anche in termini di benessere psicologico e sociale.

Un settore da sostenere

L’industria dei videogiochi rappresenta un’opportunità significativa per lo sviluppo economico e culturale in Piemonte. L’inclusione di questo comparto nelle rilevazioni dell’Osservatorio segna un passo importante verso il riconoscimento del gaming come parte integrante della cultura contemporanea.

Per il futuro, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione del settore, le preferenze dei consumatori e le opportunità di integrazione con altri ambiti culturali, promuovendo al contempo politiche che sostengano la crescita dell’industria in modo sostenibile e innovativo.

Redazione Jamma
Redazione Jammahttps://www.jamma.tv/
Il quotidiano del gioco legale
Articoli correlati