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Svezia, gli arbitri della SHL si formano su gioco responsabile e match fixing

Per la prima volta nella storia, gli arbitri della SHL (Swedish Hockey League) ricevono una formazione dedicata a temi come il gioco responsabile e il match fixing. Questa iniziativa, sostenuta da Svenska Spel e dalla SHL, rappresenta un passo cruciale verso la creazione di un ambiente sportivo sicuro e sostenibile. Se in passato la formazione si rivolgeva principalmente a giocatori e allenatori, ora coinvolge anche gli arbitri, una figura chiave nell’integrità dello sport.

Gizela Ahlgren Bloom, vice responsabile sportivo della SHL, sottolinea l’importanza del coinvolgimento degli arbitri: “Gli arbitri sono una componente essenziale dell’hockey e la loro partecipazione alla formazione è perfettamente in linea con il nostro impegno per il benessere di giocatori e collaboratori. Lavorare per uno sport pulito è una responsabilità condivisa, e questa formazione rappresenta un tassello fondamentale per il nostro impegno a lungo termine”.

Ad oggi, 11 dei 14 club della SHL hanno completato il programma. Durante dicembre e gennaio, anche i club Växjö Lakers, Skellefteå AIK e Luleå Hockey riceveranno la formazione. Con il completamento del programma, l’intera lega, inclusi gli arbitri, sarà coinvolta in questa iniziativa innovativa.

Daniel Harre, specialista di gioco responsabile presso Svenska Spel, evidenzia il valore di questa iniziativa: “I problemi legati al gioco d’azzardo sono più comuni tra gli atleti professionisti rispetto alla media della popolazione. È fondamentale creare consapevolezza e fornire strumenti per gestire i rischi. Attraverso il nostro partenariato con la SHL, ci sentiamo in dovere di affrontare queste sfide complesse”.

La formazione si concentra su quattro punti principali:

  1. Prevenzione della dipendenza dal gioco.
  2. Collegamento tra gioco problematico e match fixing.
  3. Modalità di contatto utilizzate da reti criminali.
  4. Conseguenze per lo sport e per gli individui coinvolti.

L’arbitro Marcus Linde considera la formazione un supporto indispensabile: “Come arbitri, dobbiamo sempre agire con la massima integrità e giustizia. Questa formazione ci aiuta a comprendere le sfide legate al gioco d’azzardo e al match fixing, e ci mostra come possiamo contribuire a contrastarle. Le conoscenze acquisite proteggono non solo noi stessi, ma anche l’integrità dello sport”.

Il match fixing rappresenta una sfida globale che mina la credibilità dello sport. Sebbene l’hockey svedese non abbia registrato casi confermati, il fenomeno è ben noto in discipline come il calcio. La formazione trae ispirazione da esperienze e studi internazionali per prevenire possibili problemi nella SHL.

Andreas Arver, responsabile integrità presso Svenska Spel, ha spiegato: “Il match fixing esiste sin dai tempi dei gladiatori nell’antica Roma, e il rischio è presente ovunque si scommetta denaro. Contrastare questo fenomeno è essenziale, anche in assenza di casi documentati. Proteggere il fair play e garantire che vinca la squadra migliore sono obiettivi fondamentali. Coinvolgere gli arbitri nella formazione rafforza la nostra capacità di tutelare l’integrità dello sport e delle persone coinvolte”.

Redazione Jamma
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