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Report CGIA Mestre, focus sul gioco online: “Comparto in rilevante crescita”. Tutti i dati

“Negli ultimi decenni si è assistito ad un crescente sviluppo delle tecnologie informatiche, si è
ampliata enormemente la possibilità di comunicare e di trasferire dati, inoltre molte attività hanno adottato modalità di esercizio virtuali accanto a quelle fisiche, si pensi al commercio elettronico che sta crescendo in maniera rilevante. La stessa cosa è avvenuta anche nel settore del Gioco Legale; oltre al Gioco Fisico vi è il settore del Gioco On Line, realtà che è andata sempre più crescendo. In questa appendice, si aggiornano i risultati già delineati lo scorso anno con un analogo lavoro, in modo da comprendere se le tendenze (di crescita) individuate trovano conferma; inoltre si delineano le principali caratteristiche del Gioco a distanza, indicando i tratti di una filiera complessa che si avvale di strutture tecnologiche avanzate, che risponde a regole precise e stringenti con l’obiettivo sia di assicurare un capillare controllo da parte di ADM che precise garanzie ai giocatori”. E’ quanto si legge nel focus sul gioco online realizzato dalla CGIA Mestre e presentato oggi a Roma, nell’ambito di un evento organizzato da As.Tro, presso il Palazzo Wedekind in Piazza Colonna.

“Il Gioco on line è un comparto in rilevante crescita, come testimoniato dall’evoluzione della spesa (differenza tra raccolta e vincite). Tra il 2015 e il 2019 – prosegue il focus -, i tassi di crescita annua sono stati costantemente a due cifre. In particolare, nel biennio 2020 e 2021 si è avuta una crescita straordinaria. Nel 2020 la crescita è stata del 45% e nel 2021 la spesa è aumentata di quasi il 40%. L’esplosione del Gioco on line è chiaramente correlata all’emergenza sanitaria che da un lato ha fortemente limitato il gioco fisico, inducendo a uno spostamento nel comparto dell’on line dei giocatori, dall’altro ha forzosamente aumentato il livello di digitalizzazione degli italiani. Nel post pandemia, il Gioco on line sembra riprendere il proprio ritmo di crescita, dopo il relativo rallentamento del 2022 (+4%), nel 2023 si riporta ad un +13%, saggio rilevante se si considera che la base di calcolo della variazione congiunturale è più ampia”.

“Ai giocatori nel corso del 2023 è ritornato quasi il 95% del giocato, mentre l’effettiva spesa è pari a circa il 5% del giocato (raccolta). L’ammontare della spesa – evidenzia il focus – viene ulteriormente suddivisa: il 24% circa va all’erario (si tratta di poco più del 1% della raccolta), mentre il 76% rappresenta la remunerazione lorda per la filiera e corrispondente al 4% della raccolta. Si tenga presente che la remunerazione che rimane alla filiera – che come abbiamo appena detto è pari al 4% della raccolta – corrisponde al fatturato del settore, con il quale si dovranno «coprire» i costi, fissi, variabili, gli oneri finanziari e tributari, il costo del lavoro dei dipendenti. Inoltre, l’eventuale utile residuo sarà sottoposto alla normale tassazione diretta”.

“Nel corso degli anni – spiega il focus – è cresciuto il tasso di incidenza della spesa on line sulla spesa totale del gioco lecito, passando da poco più del 4% nel periodo 2012-2015 al 21,2% nel 2023. Nel biennio 2020-2021 in cui il gioco fisico ha dovuto sopportare lunghi periodi di sospensione, (a causa della pandemia) tale incidenza ha toccato il 24%. Ovviamente il ritorno alla normalità, nel 2022, segna la ripresa del gioco fisico e quindi il ridimensionamento dell’incidenza % del gioco online sul totale dei volumi di giochi. Il tutto in un contesto in cui rispetto al pre pandemia l’incidenza della spesa dell’on line ha guadagnato circa 10 punti %, stabilizzandosi attorno al 20%”.

“Osservando l’andamento della raccolta del gioco on line – chiarisce il focus – si possono notare diverse fasi di crescita; una prima sino al 2012, e una seconda che inizia dal 2015. Nel biennio 2020-2021 il gioco on line ha visto quasi raddoppiare la propria raccolta rispetto al 2019 (+84,6%) con un aumento di oltre 30 miliardi di euro. Nel post pandemia, la raccolta cresce ad un ritmo che in % sembra rallentare, in realtà se si guarda alle variazioni assolute si osservano variazioni più elevate del periodo pre-Covid: +5,8 miliardi nel 2021 e +9,4 miliardi nel 2022. L’incidenza del gioco on line sul totale della raccolta del gioco lecito è significativamente aumentata, passando del 33% nel 2019 (ultimo anno prima della crisi economico/sanitaria) al 56% nel 2023, 2° anno di ritorno alla normalità”.

“Il confronto tra l’andamento della raccolta nel canale fisico e quella on line – si legge ancora nel focus – rende evidente come la modalità di gioco a distanza sia destinata ad assumere una sempre maggiore importanza nell’ambito del gioco lecito. Il superamento del gioco on line rispetto a quello su rete fisica avvenuto nel 2020 e proseguita nel 2021 è senza dubbio frutto delle limitazioni che le attività sul territorio hanno subito; per cui il picco nell’ incidenza del volume del gioco on line sul totale pari al 60% (dato riferito al 2021) si è ridotto in concomitanza all’apertura continuata e allo sparire delle limitazioni COVID. Nel post pandemia, si conferma la supremazia della raccolta on line rispetto a quella fisica, il gioco fisico ha recuperato solo parzialmente il gap subito a seguito delle chiusure sanitarie e cresce nel 2023 a ritmi inferiori (+3%) a quelli del on line (+13%), di conseguenza l’incidenza del gioco on line sul totale ha raggiunto nel 2023 il 56% e la raccolta dell’on line supera di 17 miliardi quella fisica”.

“In concomitanza al maggior peso che il Gioco on line ha assunto negli anni – spiega il focus -, è cresciuto in maniera rilevante anche il gettito che affluisce nelle casse dell’erario. In soli 5 anni (dal 2015 al 2020) il gettito è triplicato, mentre nel 2021 si stima abbia raggiunto un ammontare di almeno 868 milioni di euro, nel 2022 sia arrivato alla cifra di 944 milioni di euro, mentre nel 2023 si sia superato il miliardo di euro”.

“Accanto al gioco on line regolare che garantisce il giocatore – evidenzia il focus -, assicura gettito all’erario e crea posti di lavoro, vi è il gioco on line irregolare che si propone con siti web illegali che fanno capo a soggetti privi di autorizzazione per operare nel territorio dello Stato. Nel 2023 sono stati inibiti 492 siti, quasi il doppio di quelli inibiti nel 2022, fa riflettere il fatto che tale numero supera quello dei siti autorizzati al gioco legale pari a 428. Nel corso degli ultimi anni si nota un calo sia dei siti inibiti che dei tentativi di accesso, ADM riferisce che tale tendenza è spiegabile con il crescente utilizzo di canali alternativi quali ad esempio i social network. Contemporaneamente dal 2020 sono stati ampliati i poteri di inibizione di ADM comprendendo anche la possibilità di ordinare ai gestori di siti di rimuovere i contenuti pubblicitari relativi al gioco illecito (DL 104/2020 art 102). Il D.Lgs 41/2024 per contrastare l’offerta on line illegale prevede che con regolamento si individueranno le modalità per impedire la gestione dei servizi di raccolta e versamento di somme relative al gioco illegale, inoltre ADM e GDF utilizzeranno anche l’intelligenza artificiale per individuare i siti informatici da inibire”.

“A settembre 2024 – si legge nel focus – l’elenco dei concessionari autorizzati al gioco a distanza pubblicato sul sito di ADM comprendeva 81 concessionari di cui 54 italiani e 27 di diversa nazionalità. La maggior parte dei concessionari esteri hanno sede a Malta (23), le rimanenti società hanno sede nelle seguenti nazioni: Bulgaria, Danimarca, Gran Bretagna, Slovenia. La legislazione nazionale consente anche a società appartenenti allo Spazio economico europeo di divenire concessionari ed esercitare l’attività di gioco on line sul nostro territorio purché siano titolari di un valido titolo abilitativo rilasciato secondo le disposizioni vigenti nello stato in cui hanno la sede legale. I siti attraverso i quali viene esercitato il gioco a distanza sono 428 di cui 324 in capo a concessionari italiani e 104 a quelli esteri. Le concessioni sono 89, di queste 61 sono in capo a concessionari italiani e 28 a quelli esteri”.

“I 54 Concessionari del Gioco on line presenti in Italia occupano 4.700 addetti. I risultati economici di queste imprese – evidenzia il focus – derivano da diverse attività connesse con il Gioco lecito sia fisico che a distanza. L’esercizio e la raccolta del Gioco on line è quindi solo una delle attività svolte da queste imprese. Si stima che i proventi del Gioco on line dei 54 Concessionari italiani rappresentino un ammontare di risorse in grado di sostenere almeno 1.800 – 1.900 lavoratori”.

Di seguito il focus integrale sul gioco online:

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