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Dipendenze, al via il progetto europeo per prevenire i rischi del gioco d’azzardo e dei videogiochi online tra i giovani

È stato lanciato a Roma, nel corso di una conferenza che si è svolta il 28 e 29 gennaio 2025, il progetto “Promuovere la salute mentale di minori e giovani affrontando i rischi posti dai videogiochi e dal gioco d’azzardo online”, cofinanziato dall’Unione europea mediante lo Strumento di sostegno tecnico (SST) e attuato dal Consiglio d’Europa. L’iniziativa, in cooperazione con la Commissione europea, sostiene Italia – che ha il ruolo di capofila con il Dipartimento per le politiche antidroga –, Cipro, Croazia, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria nell’affrontare i rischi di utilizzo eccessivo di videogiochi e giochi d’azzardo online tra i minori e i giovani. L’ uso incontrollato di videogiochi e il gioco d’azzardo online sono attività ritenute ricreative, la cui diffusione, specialmente nella popolazione giovanile, è in crescita. Recenti ricerche hanno mostrato come tassi di utilizzo eccessivo possano avere ripercussioni sulla salute mentale, causando elevati livelli di ansia, depressione, scarso rendimento accademico e stress. Le perdite finanziarie associate al gioco d’azzardo e al comportamento compulsivo che può derivare dall’uso dei videogiochi e dal gioco d’azzardo possono inoltre generare sentimenti di vergogna, senso di colpa e bassa autostima.

In un video messaggio, Nathalie Berger, Direttrice per il sostegno alle Riforme degli Stati Membri della Commissione Europea, ha incoraggiato alla cooperazione tra gli Stati partecipanti al progetto e sottolineato che ogni bambino ha il diritto fondamentale di sentirsi protetto, soprattutto in un’epoca in cui il benessere mentale dei più giovani è sempre più esposto alle sfide digitali.

Il progetto, che ha una durata di 24 mesi, mira a rafforzare le capacità dei sistemi sanitari, sociali ed educativi dei Paesi partecipanti nel riconoscere e affrontare i rischi connessi al gioco d’azzardo e ai videogiochi online, sviluppare strumenti e strategie per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze digitali, con un’attenzione particolare ai giovani di età compresa tra i 10 e i 24 anni, promuovere la cooperazione tra Stati per condividere buone pratiche e sviluppare un approccio comune al problema. In particolare, il focus sarà sulla protezione dei minori dai rischi derivanti dal gioco d’azzardo e dai videogiochi online, riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come potenziali cause di dipendenza e inclusi nella Classificazione Internazionale delle Malattie.

«Per noi, come responsabili della definizione delle politiche di settore, è fondamentale tenere il passo ed essere in grado di rispondere alle sfide in arrivo»ha detto il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Paolo Molinari, intervenendo all’apertura dei lavori«Oggi siamo circondati da tecnologie che rappresentano certamente beni utili e anche forme di intrattenimento, ma che possono anche rappresentare una minaccia per la salute delle nostre comunità, soprattutto di quelle più fragili. Per questo motivo dobbiamo dedicare i nostri sforzi al miglioramento delle nostre conoscenze sul campo, alla diffusione delle informazioni e allo sviluppo, alla sperimentazione e all’attuazione di nuove azioni».

Grazie a questo progetto, l’Italia e i Paesi partner contribuiranno a definire un quadro d’azione europeo per la prevenzione delle dipendenze digitali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e con le politiche dell’UE sulla salute mentale.

Denis Huber, Segretario Esecutivo del Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa, ha ricordato come, da anni, il tema del gioco d’azzardo e dei videogiochi online sia all’attenzione del Gruppo Pompidou, tanto da aver pubblicato, nel 2024, il documento “Policy paper on strategies and regulatory options aimed at reducing risks and harms related to online gaming and online gambling”: «oggi finalmente abbiamo l’opportunità di collaborare insieme attraverso una piattaforma internazionale».

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