CIRSA, l’operatore di gioco spagnolo con sedi nei maggiori mercati del mondo, guarda sempre con più interesse al debutto in Borsa e anticipa, in un incontro con gli investitori, i risultati dell’esercizio 2024.
La società prevede una crescita a una cifra pur mostrando un potere di investimenti di 500 milioni e promette di ridurre il debito grazie ai fondi raccolti.
La società, fondata da Manuel Lao e oggi di proprietà di Blackstone, si aspetta una crescita del reddito netto a “una cifra” nel business fisico – casinò, bingo e slot – di circa il 20% e del 30% nelle scommesse e nei giochi online. “Si prevede che si tradurrà in un’elevata crescita complessiva a una cifra”, si legge in un documento alla comunità finanziaria che Jamma ha potuto visionare. Anche il margine EBITDA rimarrebbe stabile nelle divisioni fisiche e registrerebbe “leggeri guadagni” nel comparto online.
Le spese in conto capitale per il 2024 sono stimate tra circa 185 e 195 milioni di euro. Sia nel breve che nel medio termine (escluse eventuali potenziali operazioni di M&A), punta a mantenere le spese in conto capitale nell’intervallo tra il 7% e il 9% dei ricavi operativi netti
A medio termine l’azienda guidata da Joaquim Agut prevede un aumento per il business offline del 15% e il 20% per quello online. Ciò si tradurrebbe in un aumento “a una cifra medio-alta” a livello globale. Il margine EBITDA migliorerebbe leggermente nelle divisioni offline e aumenterebbe tra il 20% e il 30% nelle divisioni online.
Inoltre, Cirsa ha confermato le sue previsioni per il 2024. Mira ad aumentare le sue vendite nette nel 2024 nell’intervallo compreso tra 2.110 milioni e 2.160 milioni di euro, il che significherebbe un aumento tra il 6% e l’8% rispetto ai 1.990 milioni dello scorso esercizio finanziario. L’ebitda sarà compreso tra 680 e 710 milioni, tra l’8% e il 13% in più rispetto ai 630 milioni dell’anno fiscale 2023.
“Qualsiasi decisione di perseguire ed eseguire un’IPO sarà soggetta alla decisione finale della Società e del suo azionista e, in ogni caso, alle condizioni di mercato e all’adempimento di tutti i requisiti legali e alle autorizzazioni preventive degli enti regolatori applicabili. Qualora dovessimo intraprendere un’IPO, sulla base delle nostre attuali ipotesi alla data odierna, punteremmo a un rapporto di leva finanziaria netta pro forma post-IPO (calcolato come debito finanziario netto totale/PF EBITDA (incluso l’EBITDA 2024 di tutte le società acquisite nel 2024)) di circa 2,75x”, fa sapere la società.
La riduzione delle passività avverrebbe senza rinunciare alla strategia di fusioni e acquisizioni che Cirsa ha portato avanti negli ultimi anni, con diverse acquisizioni come CasinoPortugal, Apuesta Total (Perù), E-Play (Italia) e Ganabet (Messico). La capacità di realizzare fusioni e acquisizioni – che verrebbero finanziate con il flusso di cassa esistente o con la liquidità – sarebbe nell’ordine dei 400-500 milioni nei prossimi tre anni.