Trionfo per la cavalla di Mauro Baroncini nell’ultima riunione di trotto prima della pausa di settembre
Ultima uscita di trotto all’Ippodromo Snai San Siro di Milano prima della pausa di settembre e con un arrivederci da sabato 5 ottobre, mentre da lunedì 9 settembre, nello stesso impianto, ritornano le riunioni di galoppo. Giovedì 29, per la 26^ giornata stagionale, tante corse interessanti in una serata che ricordava Giancarlo Baldi ed alcuni dei suoi grandi campioni. Ovviamente il clou era intitolato all’indimenticabile “Tamberino” e aveva come protagonisti i cavalli di 4 anni sui 2.100 metri. Forse non ancora sufficientemente “matura” per affrontare i primi della classe, ma Follia D’Esi ha dimostrato di avere parziali da “prima categoria” e in particolare sulla dirittura di San Siro (dove era già andata a segno nella giornata inaugurale dell’11 luglio). Quarta dal via, la cavalla di Mauro Baroncini, affidata a Marco Stefani, si metteva in moto al mezzo giro finale e in retta travolgeva letteralmente i rivali, svettando a media di 1.13.8 sui 2100 metri. Sul calo del battistrada Ngannu, alle piazze andavano Fabergé Bi e First Julycon: in errore nella fase iniziale l’atteso Funky Roc.
La riunione si è chiusa con il “botto”: nel Premio Hollyhurst, respinto al via, il favorito (giocato) Equipe della casa dava vita ad una “guerra senza quartiere” dalla quale scaturiva il primo chilometro più veloce della breve storia del nuovo ippodromo di San Siro trotto: 1.10.1. Ovviamente i due animatori calavano ai 400 metri finali: provava a giocare d’anticipo Eland che passava sulla curva finale tentando l’allungo ma in retta era protagonista di un grande rush conclusivo Ernesto Spritz: il portacolori della Valle Falconera, con Andrea Sarzetto al training ed Andrea Farolfi alla guida, sorvolava nei metri finali il rivale e chiudeva al nuovo record (personale e della pista) di 1.10.9. Eland restava netto secondo, Esedomani chiudeva terza.
Sei debuttanti di 2 anni a confronto sul miglio nel Premio intitolato al leggendario Timothy T. La punta ci vedeva giusto appoggiando Guerica LJ: colori di Stefano Bondi e training di Tiberio Cecere, la figlia di Maharajah e Etoile del Rio oggi guidata di Santo Mollo spendeva un po’ per conquistare il comando, ma poteva rifiatare e così in retta ripartiva per sottrarsi di misura, a media di 1.18.1, dall’affondo di Gallia, che dalla seconda pariglia finiva in spinta mancando di poco l’aggancio alla vincitrice. Terzo posto per Gobelin di Poggio, rimasto in quota sino in fondo nonostante l’oneroso percorso allo scoperto.
Nel Premio Dosson faceva la voce grossa Damocle degli Dei: nonostante il numero in seconda fila, il cavallo allenato e guidato da Max Castaldo sfondava al comando all’imbocco della penultima curva e imponeva il suo ritmo ai rivali senza farsi mai minacciare: ultimo chilometro sul piede dell’1.13, media finale di 1.13.3. Dorothy Moon, leader iniziale e poi al traino del vincitore, manteneva il secondo posto: Doki Doki muoveva dalla quarta posizione ai 400 metri finali e faceva sua la terza moneta.
Gran bel numero di Extreme Bar nel Premio Gator Bowl, la prova sui 1.600 metri riservata ai cavalli di 4 anni: l’allieva di Mauro Baroncini guidata da Marco Stefani (due successi in serata per la connection) era respinta da Ecram e doveva così “sciropparsi” un percorso tutto all’esterno, ma mostrava i muscoli e nonostante il tragitto durissimo aveva la meglio sul rivale. Una prestazione da “circoletto rosso” che valeva alla figlia di Napoleon Bar il nuovo record in carriera, 1.13.9. Seppure sopravanzata sull’ultima curva, Ecram non mollava e teneva sul chi va là la vincitrice sino in fondo restando secondo su Elusive Ferm: Eldorado Spritz finiva bene in retta ma partendo da lontano.
Nel Premio Gobernador, Fosciandora Dr andava subito al comando e la metteva sul ritmo per far pesare la risalita esterna alla favorita Fedora degli Dei completando un primo chilometro in 1.12.7: alla guida dell’allieva di Fausto Barelli, Pietro Gubellini faceva benissimo i conti perché la rivale di Alessandro Gocciadoro in retta non aveva più le gambe per poter provare l’attacco, e così Fosciandora si imponeva a media di 1.12.3 mentre a lunghezze Fanta Spritz vinceva la corsa delle “altre”.
Dopo aver vinto le prime due manche, Fabio Marchino faceva sua anche la terza prova del Campionato Italiano Guidatori rafforzando il suo incredibile score sulla nuova pista di San Siro (3 vittorie e 1 secondo posto in 4 uscite). Anche qui una interpretazione perfetta che sfruttava al meglio le caratteristiche di Batman Ross: dopo aver viaggiato in seconda pariglia, il cavallo di Andrea Guzzinati scattava in retta e a media di 1.14.3 in zona traguardo aveva ragione della battistrada Crazy Cast, che salvava il secondo posto dall’affondo di Doha Ek.
Ora ci sarà la pausa nel mese di settembre e si riprenderà ad ottobre con quattro giornate a partire da sabato 5.