(Jamma) Il mercato italiano del gioco d’azzardo online già in crisi? E’ il quadro prospettato dai tanti rappresentanti dell’industria del gambling che hanno partecipato ai lavori della World Gaming Executive Summit conference di Barcellona. Un quadro davvero deprimente quello delineato dall’avvocato Quirino Mancini che ha precisato come le prospettive siano desolanti visto che la maggior parte degli operatori a malapena ‘sopravvivono’.
Mancini ha precisato che il mercato italiano ha ancora grande appeal sugli operatori, ma che è affollato e competitivo e in questo momento sta entrando in una fase di consolidamento ed è soggetto a un modello di tassazione che è lontano dall’essere quello ideale.
Il dottor Francesco Rodano, rappresentante dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, era presente alla conferenza seduto tra il pubblico. “Pochi operatori stanno facendo molto bene, ma la maggior parte si può dire che stanno sopravvivendo”, ha detto Mancini elencando tra gli esempi felici Pokerstars, Lottomatica, 888 e pochi altri.
“Se fossi un operatore con licenza in Italia avrei la sensazione che il mio business è a rischio” ha detto Mancini. “Ma queste aziende hanno investito molto in Italia, pagato fior di quattrini in tasse e la percezione pubblica è importante”. Avrebbero insomma il diritto di essere percepite come parte di un business legittimo che contribuisce in modo importante alle entrate erariali.
Il gioco a distanza contribuisce per meno del 10% ai ricavi totali del giocoin Italia, ma la sua regolamentazione è stata importante in termini di limitazione delle attività illegali, ha aggiunto Mancini. “Il mercato nero italiano usato è in mano ad un gruppo di operatori senza licenza. Abbiamo ancora una considerevole offerta di gioco illegale in Italia, ma questo non è così grande o minaccioso come si pensa”.
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