Dichiarazione della Gaming Association bulgara sul caso paradossale degli operatori online senza licenza
(Jamma) La Gambling Commission bulgara ha ampliato la black list degli operatori online che non possono offrire servizi di gioco ai clienti bulgari, aggiungendo altri 28 siti web all’elenco stilato 24 giugno. All’inizio del mese la Commissione ha messo al bando altri 22 siti web.
Secondo la normativa in materia di gioco, approvata un anno fa, tutte le aziende che offrono i giochi d’azzardo in Bulgaria devono essere in possesso di una licenza di gioco bulgaro e pagare le tasse in Bulgaria. Gli operatori sono tassati al 15 per cento sul loro fatturato.
La black list inizialmente includeva tra gli altri Bet365, Sportingbet, Ladbrokes, 888, Bet-at-Home, BetFred e BetFair. A seguito di un ordine del tribunale, i fornitori di servizi internet bulgari hanno già bloccato l’accesso ai siti web.
Oggi nella lista compaiono anche William Hill e diversi siti di poker online: pokerstars.com (e la versione in lingua bulgara pokerstars.bg), partypoker.com e fulltiltpoker.com.
Il presidente della Gambling Commission Ivan Enicherov ha detto in un’intervista a un giornale locale che la prima balck list è stata stilata a seguito delle denunce da parte di clienti truffati.
Secondo Enicherov è difficile stimare il fatturato annuo del settore del gambling online in Bulgaria, ma si ritiene essere di almeno 700 milioni di leva (circa 358 milioni).
Enicherov ha detto che, in passato, il legislatore bulgaro ha sempre appoggiato l’idea di imporre aliquote fiscali più elevate sul gioco d’azzardo e che lui non ha intenzione di richiedere uno studio per valutare l’impatto dei tassi più bassi sulle operazioni online.