Secondo la Cassazione, infatti, la Corte territoriale di Roma aveva “ben motivato sulla base, non solo della denuncia di smarrimento delle cedole presentata ai CC di Ferrara del 4/11/2001 ma anche, e soprattutto, sulla base della dichiarazione a firma di L. P., titolare della ricevitoria ove fu effettuata la giocata, nella quale si attesta che al contro ricorrente furono consegnate due quote del sistema di caratura 1/10 da lui convalidato nel concorso n. 7 del 30.9.2001, poi risultato vincente, quote contraddistinte con la lettera E) ed F) e si indica quale contrassegno di convalida il numero 2002 B1007 70030”.
Il teste aveva anche confermato l’entità della vincita e precisato che le cedole madri erano state da lui consegnate al Coni e che tutti gli altri acquirenti di quote del sistema avevano incassato la vincita.
(Jamma) Anche chi ha perso il biglietto della lotteria ha speranza di incassare la vincita se riesce a provare la giocata. La disavventura, a lieto fine, è accaduta ad un sistemista di Ferrara che aveva acquistato un decimo di un sistema poi risultato vincente. Così la Corte di cassazione, con la sentenza 11774/2013, confermando la decisione presa in appello, ha condannato il Coni a pagare 80mila euro al giocatore, ritenendo provato l’acquisto.