Robechetto (MI). Avviata campagna informativa sul contrasto della ludopatia

(Jamma) ”Il gioco d’azzardo può diventare un problema…”, così si apre il volantino distribuito dal Comune nei principali esercizi commerciali che riporta i sintomi di una ‘malattia’ che porta a spendere tempo e denaro, e che è in grado di impadronirsi della vita del ‘malato’, al punto che l’Asl la fronteggia nell’apposito Dipartimento (serviziodipendenze@asmi1.mi.it). Con queste premesse, l’Assessorato alla Sicurezza, con il patrocinio dell’Asl, ha avviato una campagna informativa sulla prevenzione e il contrasto della ludopatia. Il territorio è ormai colonizzato: ogni bar ne è provvisto e mille euro al mese di guadagno netto, con due macchinette in servizio, non si negano a nessuno. Anziché sui caffè i baristi campano su questa malattia sociale. Inoltre, giocare d’azzardo, oggi, è possibile anche da casa, su internet, al poker on line, roulette on line.
“Si tratta di un tema particolarmente delicato e complesso – ci dice l’assessore Davide Scalzo (indipendente) – la liberalizzazione del gioco d’azzardo da parte dello Stato ha portato, in questi ultimi anni, a un aumento esponenziale di aperture di sale da gioco (per fortuna sale slot da noi non ce ne sono!) e alla diffusione nei bar di slot machine, con conseguenze critiche per un certo tipo di persone. I quotidiani registrano ogni giorno situazioni drammatiche legate alla ludopatia: rapporti familiari rovinati, patrimoni dilapidati e, nei casi più estremi, addirittura suicidi”.
L’intento dell’assessorato, primo nel Castanese a porre la questione sociale (anche se alcune mozioni sono state presentate nei Consigli comunali dei paesi vicini) è quello di prevenire la ‘malattia’, informando sui rischi e soprattutto indicare le abitudini comportamentali corrette per prevenire ed evitare che il gioco possa diventare un problema.