(Jamma) La sfida al gioco d’azzardo a Reggio è stata lanciata da tempo. Su 26 centri, già 16 hanno detto no al gioco e nell’attesa che il Tar di Parma si esprima sul ricorso presentato da una grande società di gestione di sale da gioco, anche i centri sociali hanno deciso di togliere le slot dai loro locali.
«Si tratta di un percorso importante – sottolinea l’assessore ai Centri sociali, Franco Corradini – che non è finito: vogliamo via via ridurre la presenza delle slot nei centri sociali. Si tratta di una scelta culturale, che speriamo di radicare sempre più». «Entro la fine dell’anno – spiega – ci sarà il rinnovo di molte delle convenzioni che il Comune ha con i Centri sociali. Sarà quella l’occasione per introdurre questo tema, come quello della prevenzione alle ludopatie». Insomma, si potrebbe introdurre una voce in cui si chiede al centro, e poi al gestore, di rinunciare al gioco d’azzardo.
Un percorso non facile e nemmeno troppo scontato. Perché al di là dei problemi che portano le slot, è vero anche che rappresentano una innegabile fonte di guadagno. Ma i numeri sembrano voler confermare che anche il modo di pensare sta cambiando. «Si è costituita la consulta dei centri sociali – sottolinea Corradini – che in proposito ha tenuto un incontro sulla presenza delle slot nei centri sociali e sui temi della prevenzione. Credo che sarà importante anche investire sulla formazione. Per combattere insieme questa importante battaglia».