(Jamma) I radicali abruzzesi torneranno in piazza nel fine settimana, sia a Popoli (provincia di Pescara), per iniziativa di Gianni Natale e Pino Camarra, che a Montesilvano (sempre in provincia di Pescara), dove oltre ai dodici quesiti radicali, sarà possibile sottoscrivere anche quello per la parziale abrogazione della legge Merlin. Con l’auspicio di legalizzare anche i casinò per finanziare i lavori di ricostruzione dell’Aquila.
Sul tema della apertura delle case da gioco, i radicali segnalano infatti i benefici fiscali che deriverebbero dalla legalizzazione.
“Lo stesso Casinò di Venezia – ha detto Di Carlo – venne istituito per finanziare i lavori di manutenzione della laguna. Di qui la nostra proposta: in Abruzzo, non solo a Montesilvano ma nelle principali località, gli introiti delle Case da Gioco potrebbero essere utilizzati per finanziare i lavori di ricostruzione di L’Aquila, permettendo finalmente al Capoluogo di poter contare su un afflusso di denaro del quale, fino ad ora, si è solo sentito parlare”.
Il referendum, promosso dal sindaco di Mogliano Veneto, Giovanni Azzolini, pur conservando la punibilità del reato di sfruttamento della prostituzione, mira alla riapertura delle cosiddette case chiuse; soprattutto visto l’ottimo risultato della raccolta firme condotta sabato scorso a Montesilvano e Popoli (Pescara), nonché a Raiano (L’Aquila), grazie alla coordinatrice Uaar della Provincia di L’Aquila, Liana Moca.