Il Tribunale di Trapani ha emesso un’importante sentenza in favore del titolare di una nota società di Alcamo (TP) assolto con formula piena dal reato di intermediazione non autorizzata nella raccolta delle scommesse. Il procedimento è nato da un doppio accesso da parte dei Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) in due delle sue sedi.
L’avvocato Valentina Castellucci (in foto), difensore dell’imputato, ha sottolineato come un’eccezione ben articolata sulla violazione del codice di procedura abbia portato alla dichiarazione di inutilizzabilità dei dati ottenuti dalla perquisizione informatica del computer del gestore. L’accusa si basava su una “lista delle movimentazioni” trovata nel dispositivo, ma questo elemento è stato reso inutilizzabile in giudizio.
Questa sentenza rappresenta un precedente significativo anche rispetto a numerosi casi analoghi ed influenza positivamente anche il profilo tributario del caso. L’ADM, accettando le osservazioni dell’avvocato Castellucci, ha già annullato in autotutela le contestazioni relative a tre annualità.
L’avvocato Castellucci conclude con ottimismo: “Grazie alla recente normativa tributaria, che attribuisce autorità di giudicato alla sentenza penale, confido che anche il contenzioso tributario si risolva favorevolmente”.
